Visualizzazioni totali

770,209

martedì 21 gennaio 2025

ABBIAMO COME UN'ANCORA SALDA E SICURA PER LA NOSTRA VITA / Sant'Agnese Martedì 2a sett. T.O., dispari, 2025




La Bibbia, la vita dei santi, la fedeltà della Chiesa alla fede delle origini sono la dimostrazione che Dio è fedele alle sue promesse. Quanto promette lo compie. E questo malgrado le tante debolezze degli uomini tra cui alcuni, uomini e donne, che benché in posizioni di autorità nel popolo e nella Chiesa cercano tutt’altro che servire il Signore. L’esempio forse più eclatante è quello di Caifa che, perché investito della carica di Sommo Sacerdote, non può fare a meno di profetare anche se non lo comprende lui stesso e non vuole entrare nel progetto divino (Giovanni 11,49-52). 

Ma l'onnipotente fedeltà di Dio che ci conforta così tanto ci chiede di rimanere saldi nella fede: “Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso”. Prendiamo quindi molto sul serio “l’incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta”. La speranza in Dio è “come un'àncora sicura e salda per la nostra vita”. Il Cristiano ha le sue radici nel futuro. Il battezzato è già cittadino dei cieli. Con sant'Agnese, siamo meravigliati nel vedere come la fede genera in persone così giovani, una maturità così completa. 


Prima Lettura Dalla lettera agli Ebrei Eb 6,10-20

 Fratelli, Dio non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.

Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso dicendo: «Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza». Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia.

Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa infatti abbiamo come un'àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchìsedek.


Salmo Responsoriale  Dal Sal 110 (111)  R. Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le amano. R.

 Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore. Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. R.

 Mandò a liberare il suo popolo, stabilì la sua alleanza per sempre. Santo e terribile è il suo nome. La lode del Signore rimane per sempre. R.


Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati. (Cf. Ef 1,17-18) Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco Mc 2,23-28

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.

I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».

E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo  e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».


Nessun commento:

Posta un commento