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martedì 14 gennaio 2025

PERCHÉ LA SCRITTURA È COSÌ DIFFICILE? / Martedì 1a sett. T.O., dispari, 2025.



Alle 7 del mattino, mentre non hai preso nemmeno il caffè per rispettare il digiuno eucaristico, perché il Signore ci fa ascoltare brani della Scrittura spesso difficili come questa lettera agli Ebrei (alcuni testi sono difficili anche a tutte le ore del giorno!)? Eppure “l’uomo non vive solo di pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. La Chiesa dice, con san Girolamo, che “Ignorare la Scrittura è ignorare Cristo” e “tutta la Scrittura è Cristo”. Non si deve conoscere la Bibbia a memoria, né seguire un corso biblico su come si è formato il Canone delle Scritture, ecc. Ma si tratta di amare Dio seriamente con tutto il cuore e tutte le forze ma anche con tutta l’intelligenza, di pregare e meditare la Scrittura per penetrarne il senso profondo. 

Infatti gli Apostoli sapevano di scrivere anche cose difficili (Ebrei 5, 11: ”Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare, perché siete diventati lenti a capire”; 2 Pietro 3, 16: “In esse (le lettere di san Paolo) ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina”). Eppure le comunità si passavano tra loro queste lettere per studiarle, nutrirsene. Siamo forse meno capaci di loro?

A Karol Wojtyla, studente, non piaceva la filosofia. Poteva imparare tutto a memoria e passare così l'esame persino con un bel voto! Invece, credette che la Chiesa gli faceva studiare la filosofia perché era importante. Pregò sei mesi prima di comprendere il valore della filosofia. Questa illuminazione gli portò frutto tutta la vita!

Chi non fa lo sforzo di nutrirsi della Parola di Dio si impoverisce. In genere in due modi: o si abbruttisce, fa cose sempre più ripetitive senza comprenderle, oppure sostituisce la Parola di Dio con tante preghiere e riti inventati, sempre più lontani dalla semplicità e ispirazione divina. Nei due casi egli si riduce all’umano e quindi si allontana dallo Spirito che salva perché “Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l`uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”. (2 Timòteo 3, 16).


Dalla lettera agli Ebrei   Eb 2,5-12

 Fratelli, non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato:

«Che cos'è l'uomo perché di lui ti ricordi o il figlio dell'uomo perché tu te ne curi? Di poco l'hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l'hai coronato e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi». 

Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.

Conveniva infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: «Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all'assemblea canterò le tue lodi».


Salmo Responsoriale  Dal Sal 8  R. Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.

O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi? R.

 Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi. R.

 Tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. R.


Acclamazione al Vangelo   Alleluia, alleluia. Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio. (Cf. 1Ts 2,13) Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco Mc 1,21b-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.


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