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mercoledì 3 dicembre 2025

IL LUPO DIMORERÀ CON L'AGNELLO? / 03 DIC. 2025.



“Il lupo dimorerà con l’agnello”. La profezia di Isaia promette pace per tutti. La pace è l'anelito di tutte le persone semplici. Magari esse hanno brutto carattere, provocano anche tensioni, ma non hanno progetti di potere, non sarebbero capaci di varcare quel limite come fece Caino uccidendo Abele. Però, dopo l’attacco alle torri gemelli qualcuno notava che se molte persone sono sinceramente desiderose di pace, poche sono disposte ad impegnarsi per costruirla. San Charbel è uno di questi costruttori.

Cosa è successo nella sua anima? Se avesse avuto in mente un progetto di pace per il popolo, credo che si sarebbe impegnato nel mondo, avrebbe sviluppato strategie, modelli sociali, cercato di convincere le persone. Invece ha cercato solo Dio. Ha risposto alla voce che lo chiamava. Ha capito ciò che sappiamo tutti: Dio è tutto, da Dio viene tutto. E, al contrario di  noi, ha agito di conseguenza, scegliendo Dio, nel silenzio, come Maria. Ma, lasciandosi totalmente plasmare dallo Spirito Santo, obbedendo, annullandosi, Maria è stata la persona più realizzata e insieme più efficace nel bene. Dicono che ad Aannaya, dove è vissuto e morto s. Charbel, si sente una natura abitata, riconciliata, pacificata. La sua intercessione potente, testimoniata da innumerevoli grazie e guarigioni, mostra l’efficacia della sua vita. Cominciamo a intuire allora il senso delle parole di Gesù e la sua esultanza: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio…». La vocazione di eremita è rara e molto particolare - sarebbe interessante approfondire questo aspetto - ma la santità alla quale siamo tutti chiamati consiste nel lasciare lo Spirito Santo amarci e guidarci: egli ci rivelerà i doni che portiamo nel profondo del cuore. 

Mentre aneliamo alla pace, una pace degna soprattutto per i più deboli, speriamo che i “grandi” facciano la pace. Nella nostra impotenza preghiamo che i potenti si convertano. Invece Gesù esulta perché proprio a loro è nascosto quel segreto tanto semplice della sofferenza di ogni carne umana, della sua dignità sacra, della preziosità del suo figlio per ogni madre, anche la più povera. Questo ci scandalizza. Per lo meno è paradossale. Possiamo comprendere solo se accettiamo la visione di Dio sull’uomo e, concretamente su ciascuno di noi, il desiderio di Dio di voler abitare in me e farmi suo figlio e suo messaggero. Beati noi se vediamo Gesù ("Si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: "Signore, vogliamo vedere Gesù". (Gv. 12, 21; cf anche Gv. 20, 20), e se lo ascoltiamo.


Dal libro del profeta Isaìa  Is 11,1-10 

In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l'agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello  pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l'orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né  saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.  Parola di Dio.


Dal Sal 71 (72) R. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. R.

 Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. R. 

 Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. R.

 Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato. R.


Dal Vangelo secondo Luca  Lc 10,21-24

 In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».  Parola di Dio.


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