Tommaso è l’incredulo che ha potuto toccare le ferite di Cristo ed è diventato credente. Sento spesso altri "san Tommaso" : “Io, Padre sono come san Tommaso, se non tocco non credo, ma io non ho mai potuto toccare nulla, quindi sono scettico (non credo, - non ho avuto la grazia della fede, ecc…)”. Un conto è essere in ricerca, anche dolorosamente, un conto è trovarsi un alibi.
Ma è proprio così la storia di Tommaso?
In un primo tempo Tommaso rifiuta di credere alla testimonianza degli altri apostoli. In un secondo tempo, Tommaso è presente quando viene Gesù nella comunità. Non si è allontanato dalla comunità! I "San Tommaso” di oggi non hanno una comunità di fede o se ne sono allontanati. Questo Vangelo ci dona un insegnamento fortissimo sulla comunità e la sua necessità. Infatti la comunità degli apostoli in quel momento è brutta, senza forze, piena di paure. Poco prima erano pronti a litigare per chi fosse il più grande e si sono sbandati con la crocifissione del Maestro. Ma erano radunati! Quanto il Maestro doveva aver inculcato in loro l’importanza della comunità, mandandoli a due a due, a fare le cose insieme, a confrontarsi. Quanto aveva detto loro che erano tutti fratelli e parte di un progetto comune! La comunità è preziosa, anche quando è difficile viverla! Ma molti battezzati non sono stati educati a questa dimensione. Tante volte l'insegnamento è stato proprio contrario, e l’individualismo spontaneo si nascondere dietro il raccoglimento, l'adorazione, la serietà negli atteggiamenti di fede. Certo la comunità cristiana ha una dimensione trascendente, ma l’individualismo, il rubricismo, la disincarnazione non sono cristiani!
Gesù dimostra tutto il suo amore instancabile e senza condizioni andando a cercare il discepolo duro di cuore, colpevole. Non lo condanna, però lo rimprovera: doveva credere anche senza aver visto. I dieci apostoli, uomini, suoi compagni in tutte le esperienze fatte con Gesù, testimoniavano che Egli era risorto. Con un cuore docile allo Spirito Santo, avrebbe creduto.
Nonostante tutto Tommaso è in ricerca, non è chiuso e Gesù, fino alla fine, non abbandona nessuno! Anche tu, se perseveri, se non ti chiudi nell'individualismo, apri il cuore allo Spirito, se chiedi al Signore di incontrarlo, disposto a riconoscere i suoi segni anche se diversi da quelli che aspetti, egli si manifesterà a te. Ma dovrai comunque uscire da te stesso, fare il passo della fede. La fede è ragionevole, si appoggia su dei segni certi, non è fideismo. Ma esige di fare un atto di fiducia, di amore. La fede è sempre un rischio, come ogni storia d’amore. È quello che fa Tommaso, abbandonandosi: “Mio Signore e mio Dio!”
In mezzo a noi radunati nel suo Nome, anche se comunità piena di limiti e difetti, il Signore risorto è presente, ti cerca, non ti condanna ma chiede la tua apertura e la tua fiducia.
Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.
Dagli Atti degli Apostoli At 5,12-16
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
Dal Salmo 117 (118) R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre». R.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina. R.
Ero morto, ma ora vivo per sempre.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo Ap 1,9-11a.12-13.17-19
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».
Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29) Alleluia.
Otto giorni dopo venne Gesù.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
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