All’Ospedale Psichiatrico Giudiziario ricevevo gratuitamente “30 giorni”. In un numero c'era una intervista del vescovo di Buenos Aires che spiegava come dava i sacramenti ai pendolari della Stazione ferroviaria senza tanti incontri di preparazione. Ho pure immaginato che lo facesse (fare) sul marciapiede e ne rimasi molto scioccato. Pensai che questo vescovo fosse pericolosamente superficiale ma poi: Buenos Aires è lontana e “questo arcivescovo che importanza può avere?” e non ci diedi più peso. Durante la Sede vacante del 2013, visto che Giovanni Paolo II era morto vecchio e ammalato, Benedetto XVI era stato eletto a 78 anni e dava le dimissioni per non presentare lo spettacolo di un altro Papa vecchio, nessuno parlava del vescovo di Buenos Aires che aveva già 76 anni.
Tutti, dai giornalisti all’ultimo fedele pensavamo che il futuro Papa dovesse avere meno di 70 anni. E scoprimmo in Bergoglio un uomo pieno di energia, giovane anche se non per l’anagrafe e la libertà della Chiesa nel non seguire gli stereotipi. Mi sono ricordato allora di quella intervista che mi aveva scioccato e ho deciso che dovevo studiare Jorge Mario Bergoglio, la sua vita, il suo magistero. Ho scoperto tra l’altro i motivi della sua pastorale della strada, comprendendo come vivevano molti abitanti di Buenos Aires, tra cui i “cartoneros”, senza fissa dimora. Mi ha aperto il cuore. Qualche anno più tardi ho anche saputo che i sacramenti non si celebravano sul marciapiede, ma con dignità nella chiesa Inmaculado Corazòn de Maria dei claretiani, dal lato opposto di Plaza de la Constituciòn dov'è la Stazione Centrale .
Questo particolare e molti altri mi hanno insegnato molto sulla ricchezza della personalità e dell’azione del Cardinale Bergoglio-Papa Francesco, ma soprattutto che è necessario approfondire per comprendere le scelte di chi abbiamo davanti e il contesto in cui opera.
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