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giovedì 10 aprile 2025

GESÙ SHOCK : HAI PER PADRE IL DIAVOLO! / Giovanni 8,43-50. Aprile 2025



43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio". 48 Gli risposero i Giudei: "Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?". 49 Rispose Gesù: "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. (Gv 8,43-50)

Ecco il brano che la liturgia non proclama saltando direttamente al versetto 51 oggi. Riprendiamo il filo: “A queste sue parole, molti credettero in lui”. Molto spesso quando una persona che non conosco si confessa o chiede l’atto di idoneità per i padrini, chiedo: credi in Dio? credi in Gesù Cristo? credi nella Chiesa? In genere la risposta è sì, senza esitazioni. Queste risposte positive aiutano a fare il punto e a ben disporre il cuore. Ma non significa che chi dice di credere in Cristo lo conosce, ha letto e meditato il Vangelo. È la stessa cosa per quei giudei. E Gesù li aiuta ad aprire gli occhi su sé stessi, sulla loro reale situazione. Pensano, come i nostri battezzati, che tutto è scontato, a posto, mentre non è assolutamente vero. Gesù li aiuta a scavare dentro sé stessi. Non sono veramente liberi come vuole Dio, non hanno Abramo come Padre né Dio. 

Chi è allora il loro padre? Gesù dice senza esitazioni che hanno per padre il diavolo! Ma noi, a differenza degli ebrei, siamo battezzati, non è forse vero che il battesimo cancella il peccato originale? Sì, certamente, ma quella grazia è posta come un germe che dovrà essere sviluppato. I genitori che chiedono il battesimo per i loro figli si impegnano ad educarli nella fede, a far crescere quel germe, e nella preghiera di esorcismo che fa parte dei riti del catecumenato, si precisa che questi bambini, “fra le seduzioni del mondo dovranno lottare contro lo spirito del male”. Quindi nulla è scontato. E nel profondo le devastazioni prodotte dal peccato originale fanno spazio al Principe di questo mondo, al nemico di Dio, alla sua mentalità, alla sua visione di Dio e della storia, che è di sfiducia e di mormorazione continua. Questo il Signore deve assolutamente far scoprire all’uomo perché faccia posto, usando la sua libertà e l’aiuto della grazia, a Cristo Signore e al suo pensiero. Senza comprendere questo, le soluzioni consigliate o applicate saranno insufficienti e forse del tutto sbagliate. Come quando non si comprende una malattia e questa, non curata, porta alla morte. In questo consiste quindi la Buona Notizia di questo brano: fa conoscere all’uomo la sua situazione e gli annuncia il rimedio efficace e la vittoria sullo spirito del male. Il non prendere in conto le conseguenze del peccato originale e l'attività del diavolo, porta a inerzia, o a scelte inefficaci nella lotta contro il male, e a crisi di fede in Dio. 

Finché non rinnego la grazia ricevuta nel Battesimo, pur essendo questa come un piccolo germe, sono in "stato di grazia", sono al sicuro. Ma nel Battesimo c'è una forza dinamica che vuole crescere. E se la grazia in me non si sviluppa, si perderà per far spazio allo spirito del mondo perché la vita stessa tende a svilupparsi.


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