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domenica 31 ottobre 2021

PERCHE' TU SIA FELICE / XXXI Dom T.O., B.

 

Scrivendo lo Shema', gli ebrei ingrandiscono lo 'Ayin
e il Daleth, l'ultima lettera della parola Shema' (Ascolta)
e della parola Ehad (Uno). Insieme, queste lettere 
costituiscono la parola 'ED (testimone). Israele
 è il testimone dell'Unicità di Dio.

Ricevere le Tavole con le parole di vita (i dieci comandamenti) 50 giorni dopo la Pasqua che ha segnato la liberazione dall’Egitto (la prima festa di Pentecoste) fu un’esperienza emozionante per il popolo, traumatica e gioiosa insieme. Il Dio dei nostri Padri si avvicina a noi, si prende cura di noi, ci dona la sua sapienza, ci svela il segreto della felicità, ci vuole felici. Certamente qualcuno avrà ricevuto queste leggi come un peso e nel quotidiano, ci sono momenti di tentazione, di ribellione per tutti. Ma fondamentalmente  il Popolo ostenta come un privilegio, con orgoglio, la Legge data dal Signore. È così anche per te? Senti che Dio, strutturando la sua Alleanza con te, ti ama, oppure i comandamenti sono solo limiti alla tua libertà? Si può dire che tra ignoranza e rigetto puro e semplice, la maggior parte delle nostre società occidentali hanno rigettato i comandamenti come dono. Eppure sono il fondamento di una società giusta e felice.

I dieci comandamenti iniziano con  ‘Anokhì (Io … sono il Signore Dio tuo…) e terminano con ləʿekā (al prossimo tuo). Gli ebrei hanno notato questo e sanno bene che le due realtà sono legate e quindi lo scriba che interroga Gesù non è sorpreso che Gesù metta al centro di tutto il comandamento dell’amore per Dio e il comandamento dell’amore per il prossimo. Neppure è sorpreso che Gesù citi lo Shema’ che recitano due volte al giorno che chiede di “Ascoltare”. Cosa difficile. Ma è questo il vero primo comandamento: fare spazio a Dio, ascoltare la sua voce, lasciarsi insegnare, non credersi arrivati, essere discepoli, ascoltare anche gli altri. Il nostro vescovo ci ha donato la sua prima lettera pastorale dal titolo: “Shema’ … Ascolta!”. È la base di ogni cambiamento e di ogni conversione. Lo Shema’ prosegue affermando l’Unicità di Dio di cui Israele è il testimone tra le nazioni (‘ED).

 

 

Prima Lettura   Dt 6, 2-6
Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.

Dal libro del Deuteronomio
Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore».

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 17
Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Seconda Lettura 
  Eb 7, 23-28
Egli, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, 
[nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso.
La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.

Canto al Vangelo
   Gv 14,23 
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia.

 

 Vangelo   Mc 12, 28-34
Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.  

 

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