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domenica 24 ottobre 2021

SONO FORSE CIECO IO? / XXX Dom. T.O., B

 



Un uomo ha perso la vista ed è ridotto a mendicare. Viene informato che quel rumore di folla è per Gesù nazareno che passa e si mette ad invocarlo con un titolo messianico, gridando. Chiede pietà! E dà fastidio… Ma non si lascia scoraggiare, anzi.

Senza Gesù non può fare nulla, ma continua a gridare. Quando Gesù lo chiama, punta tutto su di lui gettando il suo mantello. - Fratello perché non rifletti? Corri più veloce? E se il tuo Gesù non ti guarisce, come lo ritrovi il mantello, tu che sei cieco?! Ma la preghiera insistente, anche con l’ambiente che si fa ostile, e il gesto del mantello, significa fede. Quella fede che ottiene la guarigione. Il frutto della fede poi è che quel cieco segue Gesù, cammina da discepolo dietro a lui.

San Marco racconta questo episodio con un intento chiaramente spirituale. Infatti i discepoli che vedevano tutto roseo,  quando Gesù, per tre volte, rivela le esigenze del Regno, si sentono scossi, non vedono tutto buio, “perdono la fede”.

Accetti che sei uno cieco che ha bisogno di essere guarito da Gesù? - Ma io vedo benissimo. Anzi, proprio perché vedo sono anche scoraggiato e amareggiato per questo mondo che va malissimo. Cos’altro dovrei vedere?  - Dovresti vedere la vita vera, il progetto di salvezza di Dio per te. È scritto in un libro sigillato e nessuno riesce ad aprirlo, se non l’agnello immolato (Apocalisse capitolo 5). L’agnello è degno perché è stato immolato e “ e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione”.

Questa è la luce che ci manca: vedere tutto attraverso Gesù, Gesù crocifisso e risorto. Non Gesù risorto soltanto, risorto non si sa da dove se non è morto. Non Gesù morto soltanto e noi siamo nati per soffrire, ma Gesù crocifisso, morto e risorto, Signore del Creato e della Storia. Se non vedi Gesù e la vita attraverso il Mistero della sua Pasqua, non capisci più nulla e sei nelle tenebre, sei cieco. “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”

 

Prima Lettura   Ger 31, 7-9
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.

Dal libro del profeta Geremia
Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
"Il Signore ha salvato il suo popolo, il resto d'Israele".
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 125
Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. 

Seconda Lettura 
  Eb 5, 1-6
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek.

Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo: «Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek». 

Canto al Vangelo
   Gv 8,12 
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.



 Vangelo   Mc 10, 46-52
Rabbunì, che io veda di nuovo!

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. 

 

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