Sorprende il saluto di Paolo ai cristiani di Roma. Sembra
una catechesi. Però penso che questi cristiani non si annoiano ma che invece vibrano,
si rallegrano di sentire rievocato ciò che ha cambiato la loro vita dalla radice,
aprendo loro orizzonti finora impensabili. Ecco: il Vangelo è una Buona Notizia,
anzi, è LA Buona Notizia. Come la sua vita è stata trasformata, Paolo sa di poter
stabilire con le persone che incontra un’alleanza profonda, in forza della risurrezione
di Cristo e dello Spirito che lo abita, che cambierà la loro vita e li renderà
artefici della più grande rivoluzione nella Storia, nella loro vita di singoli e,
di conseguenza, nella società.
Ma non tutti si aprono alla Buona Notizia. Gesù incontra
nella sua generazione pigrizia spirituale e incredulità, ma egli non lo trova
normale, non si adegua. L’uomo DEVE cercare la sapienza e il senso della sua vita.
Ma – mi dirai – oggi è diverso, ci sono stati duemila anni di scandali nella Chiesa,
per questo la gente ha perso un po’ la fede… . Se vogliamo parlare di scandali
ed infedeltà, al tempo di Gesù era peggio! Se mettiamo in fila tutte le accuse che
Gesù fa alla gerarchia religiosa e anche alla politica del suo tempo, egli dipinge
un quadro dalle tinte fosche e, come sappiamo, egli è stato ucciso, tolto di
mezzo con violenza. Quindi per Gesù non puoi nasconderti dietro l’amarezza
provocata anche dalle più gravi contro testimonianze. Le invettive di Gesù contro
il popolo, nel Vangelo di oggi, ci devono interrogare nel profondo. Se vado alla
radice del mio essere, scopro le domande essenziali: chi è Dio e chi sono io? E
devo cercare risposte.
Prima
Lettura Rm 1, 1-7
Per mezzo di Cristo abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli,
per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Il Signore si è ricordato del suo amore.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il
Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti
i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Canto al Vangelo Sal 94
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Lc 11, 29-32
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di
Giona.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le
sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno
per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa
generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si
convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
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