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mercoledì 6 ottobre 2021

ONU: NEL 2050, CINQUE MILIARDI DI PERSONE NON AVRANNO ACCESSO ALL'ACQUA.

 




Vari Media riecheggiano un rapporto dell'Agenzia meteorologica dell'ONU che costata che dal 2000, i disastri nel mondo legati alle inondazioni sono aumentati del 134% rispetto ai due decenni precedenti, ed è l’Asia il continente più colpito, con la maggior parte delle vittime e delle perdite economiche. La siccità ha invece devastato l’Africa, con il maggior numero di morti legati alla quantità e alla durata dei periodi aumentati, sempre a partire dal Duemila, del 29%. Mentre anche in Italia e in tutta Europa ci sono inondazioni e disastri idrogeologici con perdite di vite umane, assieme a una diminuzione delle riserve di acqua per il consumo e per l’agricoltura dovuti alla tropicalizzazione del clima di cui si parla ormai da più di trent’anni in Italia, si prevede che nel 2050 ci saranno 5 miliardi di persone che non avranno accesso all’acqua. È una previsione spaventosa. 

Bastano pochi secondi per immaginare quante migrazioni, quanti conflitti armati, quante carestie alimentari e perdite di biodiversità questo provocherà! Uno sconvolgimento globale.

Tra le cause di questa carenza ci sono gli sprechi, gli accaparramenti, e altre cause, ma anche il riscaldamento globale della temperatura.  Qualcuno continua a negare il cambiamento climatico, qualcuno dice che il clima nel corso della storia della terra ha sempre avuto variazioni, quindi perché preoccuparci?, qualcuno infine dice che tutto dipende dal sole che, ovviamente, non siamo in grado di controllare.

Negare il cambiamento climatico mi sembra così fuori da ogni logica di buon senso che non so cosa rispondere. Dire che i cambiamenti climatici sono sempre esistiti, è una verità! E la vita, in qualche modo, è sempre andata avanti, si è adattata. Ma quando i cambiamenti sono stati troppo veloci è stato a costo di estinzioni di massa! Possiamo accettare passivamente queste conseguenze drammatiche? Se il cambiamento attuale dipende totalmente dal sole – ciò che il 90 % della comunità scientifica nega, perché c'è una correlazione tra il consumo di energie fossili e lo sviluppo industriale così come l’abbiamo vissuto finora da due secoli e questo riscaldamento troppo veloce della temperatura mondiale – questo significa che non dobbiamo prendere nessuna misura? D’estate se il sole mi ustiona mi proteggo dal sole. Se non possiamo controllare il sole, dobbiamo agire in modo da rendere vivibile la nostra terra. Ora siamo drammaticamente in ritardo sull’agenda delle misure già definite per assicurare l’acqua a tutti. L’acqua non è una merce ma un diritto umano fondamentale.

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