Vari Media riecheggiano un rapporto dell'Agenzia meteorologica dell'ONU che costata che dal 2000, i disastri nel mondo legati
alle inondazioni sono aumentati del 134% rispetto ai due decenni precedenti, ed
è l’Asia il continente più colpito, con la maggior parte delle vittime e delle
perdite economiche. La siccità ha invece devastato l’Africa, con il maggior
numero di morti legati alla quantità e alla durata dei periodi aumentati,
sempre a partire dal Duemila, del 29%. Mentre anche in Italia e in tutta Europa
ci sono inondazioni e disastri idrogeologici con perdite di vite umane, assieme
a una diminuzione delle riserve di acqua per il consumo e per l’agricoltura
dovuti alla tropicalizzazione del clima di cui si parla ormai da più di
trent’anni in Italia, si prevede che nel
2050 ci saranno 5 miliardi di persone che non avranno accesso all’acqua. È una
previsione spaventosa.
Bastano pochi secondi per immaginare quante
migrazioni, quanti conflitti armati, quante carestie alimentari e perdite di
biodiversità questo provocherà! Uno sconvolgimento globale.
Tra le cause di questa carenza ci sono gli sprechi, gli accaparramenti, e altre cause, ma anche il riscaldamento globale della temperatura. Qualcuno continua a negare il cambiamento climatico, qualcuno dice che il clima nel corso della storia della terra ha sempre avuto variazioni, quindi perché preoccuparci?, qualcuno infine dice che tutto dipende dal sole che, ovviamente, non siamo in grado di controllare.
Negare il cambiamento climatico mi sembra
così fuori da ogni logica di buon senso che non so cosa rispondere. Dire che i
cambiamenti climatici sono sempre esistiti, è una verità! E la vita, in qualche
modo, è sempre andata avanti, si è adattata. Ma quando i cambiamenti sono stati
troppo veloci è stato a costo di estinzioni di massa! Possiamo accettare
passivamente queste conseguenze drammatiche? Se il cambiamento attuale dipende
totalmente dal sole – ciò che il 90 % della comunità scientifica nega, perché c'è
una correlazione tra il consumo di energie fossili e lo sviluppo industriale così
come l’abbiamo vissuto finora da due secoli e questo riscaldamento troppo veloce
della temperatura mondiale – questo significa che non dobbiamo prendere nessuna
misura? D’estate se il sole mi ustiona mi proteggo dal sole. Se non possiamo
controllare il sole, dobbiamo agire in modo da rendere vivibile la nostra terra.
Ora siamo drammaticamente in ritardo sull’agenda delle misure già definite per assicurare
l’acqua a tutti. L’acqua non è una merce ma un diritto umano fondamentale.
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