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mercoledì 27 ottobre 2021

O SANTI O NIENTE / mercoledì XXX sett. T.O., dispari.

 


Da una parte la porta stretta, trovata da pochissimi, dall’altra lo Spirito che viene in aiuto alla nostra debolezza, perfeziona la nostra preghiera timida, impacciata e confusa. Da una parte il rischio molto serio di dannazione, con la porta chiusa davanti a noi, dall’altra un alleato che non avremmo mai immaginato: “forza della vita, Spirito d’amore, Dolce Iddio, grembo di ogni cosa, la tenerezza immensa, verità nel mondo”, come canta P. Sequeri.

O niente, oppure tutto! Veramente tutto. Perché esitiamo?

San Giovanni Bosco era molto attento ai suoi ragazzi. Insegnava loro che teatro e gioco rimavano con la santità, perché “il demonio teme gente gioiosa”, che la santità è facile perché è fare con fiducia il proprio dovere quotidiano, ma era attento al peccato e attraverso grazie speciali li poteva preparare al meglio alla morte. Per ciascuno di loro voleva la santità.

Ma forse non vuoi la santità per te, per i tuoi. Come mai?

 

Prima Lettura   Rm 8, 26-30
Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.      

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 12 
Nella tua fedeltà ho confidato, Signore.

Guarda, rispondimi, Signore mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari quando vacillo.

Nella tua misericordia ho confidato.
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza
e canti al Signore,
che mi ha beneficato.    
 
Canto al Vangelo 
  Cfr. 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 13, 22-30
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità!
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».

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