Da una parte la porta stretta, trovata da
pochissimi, dall’altra lo Spirito che viene in aiuto alla nostra debolezza,
perfeziona la nostra preghiera timida, impacciata e confusa. Da una parte il
rischio molto serio di dannazione, con la porta chiusa davanti a noi, dall’altra
un alleato che non avremmo mai immaginato: “forza della vita, Spirito
d’amore, Dolce Iddio, grembo di ogni cosa, la tenerezza immensa, verità nel
mondo”, come canta P. Sequeri.
O niente,
oppure tutto! Veramente tutto. Perché esitiamo?
San Giovanni
Bosco era molto attento ai suoi ragazzi. Insegnava loro che teatro e gioco
rimavano con la santità, perché “il demonio teme gente gioiosa”, che la santità
è facile perché è fare con fiducia il proprio dovere quotidiano, ma era attento
al peccato e attraverso grazie speciali li poteva preparare al meglio alla morte.
Per ciascuno di loro voleva la santità.
Ma forse
non vuoi la santità per te, per i tuoi. Come mai?
Prima
Lettura Rm 8, 26-30
Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 12
Nella tua fedeltà ho confidato, Signore.
Guarda,
rispondimi, Signore mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari quando vacillo.
Nella
tua misericordia ho confidato.
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza
e canti al Signore,
che mi ha beneficato.
Canto al Vangelo Cfr. 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.
Vangelo Lc 13, 22-30
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di
Dio.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava
verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose:
«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno
di entrarvi, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori,
comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi
risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai
insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove
siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità!
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe
e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e
siederanno a mensa nel regno di Dio.
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi
che saranno ultimi».
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