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domenica 10 ottobre 2021

LASCIARE UGUALE PERDONARE? / XXVIII Dom. T.O. B

 


Spesso, come oggi, leggere un po’ oltre i brani proposti dalla liturgia, fa comprendere molte cose. Le scelte che la grazia perfeziona hanno quasi sempre una base umana. Salomone riflette sulla vita di tutti che è anche la sua e dice:

Sap 7:1 Anch'io sono un uomo mortale come tutti, discendente del primo essere plasmato di creta. Fui formato di carne nel seno di una madre, 2 durante dieci mesi consolidato nel sangue, frutto del seme d'un uomo e del piacere compagno del sonno. 3 Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune e sono caduto su una terra uguale per tutti, levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido. 4 E fui allevato in fasce e circondato di cure; 5 nessun re iniziò in modo diverso l'esistenza. 6 Si entra nella vita e se ne esce alla stessa maniera.

7 Per questo (per questo motivo, nulla potendo veramente soddisfarci in pieno e per sempre) pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. 8 La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; 9 non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. 10 L'amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. 11 Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

12 Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre.

Questo versetto 12, vorrei tanto che sia aggiunto al brano liturgico perché mi sembra completarlo in modo perfetto. Al momento in cui cercavo la fede, a modo mio ho sperimentato – anche se in scala minore – quello che testimonia Salomone. Ma fu un possesso inquieto perché non lasciai guidare dalla sapienza i beni che il Signore mi offriva.

Nel Vangelo, Pietro, basito assieme agli altri perché Gesù afferma che i ricchi non si salvano (dicono: «E chi può essere salvato?»), reagisce però e dice: “però abbiamo fatto qualcosa, abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito… non vale nulla?”. Conosciamo la risposta di Gesù. Quello che mi ha sorpreso è che questo “lasciare” è lo stesso verbo tradotto “perdonare” nel Padre Nostro perché letteralmente significa lasciar andare, mandare via, lasciare libero. Lasciare libero l’offensore e le cose, affinché io sia libero e ognuno ritrovi la propria vocazione, la roba la sua destinazione universale per tutta l’Umanità, io e il mio prossimo per ricuperare la nostra dignità di esseri liberi e servire il Regno di Dio.

 

Prima Lettura   Sap 7, 7-11
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

 

Dal libro della Sapienza
Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.
L'ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. 

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 89
Saziaci, Signore, con il tuo amore:gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda. 

Seconda Lettura 
  Eb 4, 12-13
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. 

Dalla lettera agli Ebrei
La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.  

Canto al Vangelo
   Mt 5,3 
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

 

 Vangelo   Mc 10, 17-30 Vendi quello che hai,  poi vieni e seguimi.

Dal vangelo secondo Marco

[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

 

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