Spesso, come oggi, leggere un po’ oltre i brani proposti dalla liturgia, fa comprendere molte cose. Le scelte che la grazia perfeziona
hanno quasi sempre una base umana. Salomone riflette sulla vita di tutti che è
anche la sua e dice:
Sap 7:1 Anch'io sono un uomo
mortale come tutti, discendente del primo essere plasmato di creta. Fui formato
di carne nel seno di una madre, 2 durante dieci mesi consolidato nel
sangue, frutto del seme d'un uomo e del piacere compagno del sonno. 3
Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune e sono caduto su una terra
uguale per tutti, levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido. 4
E fui allevato in fasce e circondato di cure; 5 nessun re iniziò in modo
diverso l'esistenza. 6 Si entra nella vita e se ne esce alla stessa
maniera.
7 Per questo (per questo motivo, nulla potendo veramente
soddisfarci in pieno e per sempre) pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai
e venne in me lo spirito della sapienza. 8 La preferii a scettri e a
troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; 9 non la paragonai
neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è un po'
di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. 10
L'amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa
luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. 11 Insieme con
essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
12 Godetti di tutti questi
beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre.
Questo versetto 12,
vorrei tanto che sia aggiunto al brano liturgico perché mi sembra completarlo
in modo perfetto. Al momento in cui cercavo la fede, a modo mio ho sperimentato
– anche se in scala minore – quello che testimonia Salomone. Ma fu un possesso
inquieto perché non lasciai guidare dalla sapienza i beni che il Signore mi
offriva.
Nel Vangelo, Pietro,
basito assieme agli altri perché Gesù afferma che i ricchi non si salvano (dicono:
«E
chi può essere salvato?»), reagisce però e
dice: “però abbiamo fatto qualcosa, abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo
seguito… non vale nulla?”. Conosciamo la risposta di Gesù. Quello che mi ha
sorpreso è che questo “lasciare” è lo stesso verbo tradotto “perdonare” nel
Padre Nostro perché letteralmente significa lasciar andare, mandare via,
lasciare libero. Lasciare libero l’offensore e le cose, affinché io sia libero
e ognuno ritrovi la propria vocazione, la roba la sua destinazione universale
per tutta l’Umanità, io e il mio prossimo per ricuperare la nostra dignità di
esseri liberi e servire il Regno di Dio.
Prima
Lettura Sap 7, 7-11
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.
Dal libro della Sapienza
Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento.
L'ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 89
Saziaci, Signore, con il tuo amore:gioiremo per sempre.
Insegnaci a contare i
nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con
il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.
Si manifesti ai tuoi
servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda.
Seconda Lettura Eb 4, 12-13
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Dalla
lettera agli Ebrei
La parola di Dio è viva, efficace e più
tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di
divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e
scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.
Canto al Vangelo Mt 5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mc 10, 17-30 Vendi quello che hai,
poi vieni e seguimi.
Dal
vangelo secondo Marco
[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada,
un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli
domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio
solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio,
non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua
madre"».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla
mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:
«Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai
un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro
in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I
discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro:
«Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un
cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».
Ma Gesù, guardandoli in
faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile
a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato
tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è
nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o
campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo
tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,
insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
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