Da sempre la Storia va avanti con i suoi popoli, i
suoi regni, i suoi eserciti, le sue guerre e le sue conquiste, i suoi progressi,
le sue arti. Gesù dà un giudizio severo sui "grandi": si fanno chiamare
benefattori ma opprimono i loro popoli!
Egli ci indica la soluzione per un mondo migliore: non
chiama a lottare con le armi, non chiama a formare partiti, ecc. Ovviamente ognuno
può e anche deve partecipare alla vita sociale secondo le sue capacità. Ma per poter
fare del bene è indispensabile il cuore sincero con Dio e appoggiato alla sua grazia.
Gesù parla alla folla e propone la santità e la beatitudine a persone semplici,
comuni, spesso senza capacità particolari chiamandole: luce del mondo, sale
della terra, lievito che fermenta la società.
Rileggiamo le Beatitudini e il discorso della
montagna. Ecco domande che richiedono una risposta sincera di fronte alla vita concreta
di ognuno: credi che questo sia veramente essere beati? Credi che questo sia veramente
una soluzione efficace per il mondo in cui viviamo? Credi che Dio sia fedele nelle
sue promesse? I Santi che festeggiamo oggi sono quelle persone comuni che hanno risposti "sì" a quelle domande e hanno sperimentato l'amore di Dio.
Prima
Lettura Ap 7,2-4.9-14
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva
contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 23
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del
Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà
salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli
otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Seconda Lettura 1 Gv 3,1-3
Vedremo Dio così come egli è.
Dalla
lettera prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati
figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché
non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato
ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo
simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Canto al Vangelo Mt
11,28
Alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete affaticati e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Alleluia.
Vangelo Mt 5,1-12a
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel
tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si
avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro
dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni
sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché
grande è la vostra ricompensa nei cieli».
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