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sabato 27 novembre 2021

VEGLIATE IN OGNI MOMENTO PREGANDO / sabato XXXIV sett. T.O., dispari.

 


Daniele rimane turbato dalla sua visione, la cui spiegazione però non ci illumina molto: chi sono queste bestie, questi regni, quando avverranno? La domanda rimane fino alla fine nel cuore dell’uomo, come nei discepoli (vedi Atti 1,6). E Gesù dà solo una risposta: avrete forza nello Spirito Santo. Per il tempo e il luogo guardate gli avvoltoi: quando e ovunque c'è un cadavere, questi attira gli avvoltoi, se siete vivi, o se siete morti, lo siete ovunque.

Ma la visione di Daniele ci consola con l’annuncio di un Regno “del popolo dei santi dell’Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno”. Il Signore ci vuole quindi vigilanti e pieni di speranza. Ma bisogna evitare due scogli: identificare i regni malvagi in qualcosa o qualcuno (ciò che fanno alcuni con papa Francesco, arrampicandosi sempre di più sugli specchi circa l’invalidità della sua elezione, oppure con la “mafia di san Gallo”, cadendo nel ridicolo assoluto); l’altro scoglio è identificarsi nel "Regno dei santi dell’Altissimo". La Chiesa ci è in parte cascata con la cristianità, appena si è potuto davvero parlare di Europa cristiana. Questa vittoria spirituale a beneficio dei popoli ha portato anche potere e privilegi temporali. Ed è proprio lì che il demonio, sotto l’etichetta del divino, ha potuto far rientrare liberamente nella Chiesa la mentalità del mondo. La Chiesa è caduta in tentazione per lo stesso motivo quando la cristianità ha cominciato a scricchiolare, volendo difendere sotto motivazioni spirituali, privilegi e poteri mondani. Quel peccato di aggrapparsi a tradizioni ormai caduche rimane ancora. Così si adorano le ceneri, si giustificano i ripiegamenti difensivi che sono solo un altro nome del declino.

Dio non ci abbandona. Egli guida la Storia e ci porta alla salvezza. Sta a noi a lottare con lui, vegliando in ogni momento pregando”.

 

Prima Lettura  Dn 7, 15-27
Il regno e il potere saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo.

Dal libro del profeta Danièle
Io, Daniele, mi sentii agitato nell’animo, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; mi accostai a uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: «Le quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ma i santi dell’Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, in eterno».
Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto spaventosa, che aveva denti di ferro e artigli di bronzo, che divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava, e anche intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell’ultimo corno che era spuntato e davanti al quale erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti e appariva maggiore delle altre corna.
Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva, finché venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell’Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno.
Egli dunque mi disse: «La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e divorerà tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà.
Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro, diverso dai precedenti: abbatterà tre re e proferirà parole contro l’Altissimo e insulterà i santi dell’Altissimo; penserà di mutare i tempi e la legge. I santi gli saranno dati in mano per un tempo, tempi e metà di un tempo.
Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente. Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno».
   
Salmo Responsoriale
   Dn 3,82-87
A lui la lode e la gloria nei secoli.

Benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedite, figli d’Israele, il Signore.

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore.
Benedite, servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore.
Benedite, santi e umili di cuore, il Signore.

Canto al Vangelo 
  Lc 21,36
Alleluia, alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo  
 Lc 21, 34-36
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

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