Visualizzazioni totali

venerdì 12 novembre 2021

RICORDATEVI DELLA MOGLIE DI LOT / S. Giosafat, 12 novembre.

 

 

Formazione rocciosa sulla riva
del Mar morto detta: "Moglie di Lot".

"L'uomo legato alla colonna"
nel Giudizio Universale.

 

I pagani dell’Antichità, scientificamente e tecnicamente avanzati, ma affascinati dalla bellezza e potenza delle creature e dei fenomeni naturali, hanno chiamato dèi e adorato il fuoco, il vento, il sole e le stelle, le sorgenti e gli animali…

È impressionante vedere come la Bibbia che non è un libro di scienza e usa facilmente racconti e parabole per comunicare la verità del rapporto con Dio, ha da sempre un’impostazione fondamentalmente scientifica e razionale. Tutti gli dèi dell’Antichità sono caduti di fronte ai progressi della ragione e della scienza. Il Dio di Israele che la scienza non può né provare né negare, rimane per la stessa scienza una risposta ragionevole alla domanda sull’origine delle cose. Infatti se la fede è in ultimo una decisione del cuore l’atto di fede in Dio è più ragionevole scientificamente che il non credere.

Perché allora l’uomo non crede? Notiamo che l’ateismo puro è recente. Tutte le civiltà umane hanno avuto l’intuizione della trascendenza, hanno creduto nella o nelle divinità. Però c'è una grande differenza tra credere in tanti dèi e nell’Unico Dio Creatore. Per il libro della Sapienza il politeismo è frutto di pigrizia, del non cercare fino in fondo. L’orgoglio sempre presente si associa alla tendenza dell’uomo di accontentarsi di quello che si vede: mangiamo, beviamo, ci sposiamo senza cercare le risposte alle domande fondamentali della vita. È possibile avere questo atteggiamento anche in convento, addormentandosi nella routine della vita religiosa. Le icone del giudizio universale mostrano sempre un uomo legato a una colonna. È l’uomo tiepido, l’uomo borghese, che non fa nulla di male, che va forse anche a messa  e prega per le grazie che gli servono, ma non si stacca dai suoi interessi materiali e affettivi. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà.”

San Giosafat era abitato dal fuoco e ha camminato fino al martirio nel suo amore per gli uomini a cui dare la Buona Notizia e la piena comunione con la Chiesa di Cristo.

 

Prima Lettura   Sap 13, 1-9
Se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano? 

Dal libro della Sapienza
Davvero vani per natura tutti gli uomini
che vivevano nell’ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce,
la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s’ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
e si lasciano prendere dall’apparenza
perché le cose viste sono belle.
Neppure costoro però sono scusabili,
perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano? 

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 18 
I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. 

Canto al Vangelo   
Lc 21,28
Alleluia, alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

 
Vangelo  
 Lc 17,26-37
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». 

Nessun commento:

Posta un commento