Oggi la Chiesa di Napoli ricorda tutti i suoi vescovi santi (san Gennaro non era vescovo di Napoli). Ne conto ben 12, oltre sant’Aspreno e sant’Agrippino festeggiati a parte, quasi tutti del primo millennio cristiano.
Quanto bene fa un pastore santo! Quanto profondo è
lo scandalo quando è indegno. È veramente la santità che porta avanti la Chiesa.
Sappiamo riconoscerla anche quando si esprime in forme lontane dalla pura semplicità
evangelica.
Questa pura semplicità evangelica che si esprimerà ogni
volta nella cultura del proprio tempo è però un bene prezioso che dobbiamo sempre
cercare di incarnare. “Vita Christi, forma vitae cristiani” la vita di Cristo è
la forma di vita dei cristiani. C'è lo scandalo silente e soffocante di forme
di vita ecclesiale troppo appesantite da elementi mondani oppure da elementi
storici tradizionali ma ormai tramontati. Un cristianesimo che non si sa
adattare, un cristianesimo troppo ricoperto di orpelli, anche se piace in quanto
rassicurante, perde la sua forza genuina e profetica.
In occasione del Nuovo Codice di Diritto Canonico
del 1983, aggiornato a norma del Concilio Vaticano II, la Chiesa impose alle Comunità
religiose di rivedere le loro regole. Ancora novizi fummo associati a questi
lavori. Un’esperienza davvero bella. Ma proposi di scrivere qualche appunto su
un’ipotesi: san Francesco non era mai esistito, un giovane con i suoi jeans e
le sue scarpe di tennis, viene chiamato oggi da Dio che gli dice: “va, e ripara
la mia Chiesa che come vedi sta per crollare”. Cosa fa? Proponevo quindi di
illuminare la lunga e ricca tradizione francescana con questa ipotesi senza pregiudizi.
Mi fu risposto seccamente che non si poteva fare. …
Papa Francesco ripete spesso la frase di Gustav Mahler: “La
tradizione (vivere un carisma) è custodire il fuoco,
non adorare le ceneri”. Il fuoco ha un’origine, come il ramo nuovo di un
albero ha la stessa radice degli altri rami. Quando la Chiesa perde la sua
strada, deve ritornare alle sue radici per ripartire, affermava già tempo fa il
Cardinale Ratzinger. Se invece si chiude sul passato, il fuoco rapidamente
nuore, i rami seccano, le “Comunità nuove” smettono rapidamente di essere nuove,
l’Istituzionalizzazione prende il sopravvento.
Prima
Lettura Sap 1, 1-7
La sapienza è uno spirito che ama l’uomo. Lo spirito del Signore
riempie la terra.
Dal libro della Sapienza
Amate la giustizia, voi giudici della terra,
pensate al Signore con bontà d’animo
e cercatelo con cuore semplice.
Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova,
e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.
I ragionamenti distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
La sapienza non entra in un’anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
si tiene lontano dai discorsi insensati
e viene scacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia.
La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
Lo spirito del Signore riempie la terra
e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 138
Guidami, Signore, per una via di eternità.
Signore,
tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
La mia
parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove
andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se
prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Canto al Vangelo Fil 2, 15
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.
Vangelo Lc 17, 1-6
Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli
perdonerai.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono.
È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia
gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State
attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà,
perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e
sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore
rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo
gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
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