Ogni Papa deve lottare per la riforma della Chiesa. |
“Celebrarono la dedicazione dell'altare e offrirono olocausti con
gioia”.
Una schiera di eroi lava l’onta dei pagani e
restaura il Tempio. Si stabilisce che quel giorno sarà festa. Questa festa esiste ancora ed è un bene. Ma le feste sono memoriali non formule magiche. Infatti un
piccolo interesse dopo l’altro si sporca di nuovo il Tempio e Gesù lo deve
purificare ancora, scacciando i venditori.
Così anche
per noi. Le congregazioni religiose sono forme stabili nella Chiesa ma non eterne.
E soprattutto se la radice è santa, l’albero può ammalarsi, smettere di portare
frutti. Siamo per natura “semper reformandi”. Anche la nostra vita personale è
soggetta a questo.
Mentre i capi vedono Gesù come un nemico “tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo”. Gesù non è un demagogo, ma la sua parola tocca il cuore dei semplici. Egli parla come si comporta, parla di fiducia in Dio che è Padre, di conversione sincera del cuore, di umiltà, di perdono, di amore ai nemici, di vita semplice e fraterna, di distacco dai soldi e di condivisione, … Convertiamoci.
Prima
Lettura 1
Mac 4,36-37.52-59
Celebrarono
la dedicazione dell'altare e offrirono olocausti con gioia.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, Giuda e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo». Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto, e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito. Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali. Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.
Salmo Responsoriale 1 Cr 29
Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore.
Benedetto
sei tu, Signore,
Dio d’Israele, nostro padre,
ora e per sempre.
Tua,
Signore, è la grandezza, la potenza,
lo splendore, la gloria e la maestà:
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.
Tuo è il
regno, Signore:
ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
Da te provengono la ricchezza e la gloria.
Tu domini
tutto;
nella tua mano c’è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Lc 19, 45-48
Avete fatto
della mia casa un covo di ladri.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che
vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”.
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano
di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare,
perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
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