Le letture di oggi ci
incoraggiano alla fiducia. Giobbe chiama Dio il suo redentore, colui che paga il
riscatto per liberarlo dai suoi mali. San Paolo nota che se si ama solo fino ad un
certo punto e tutti preferiscono la propria vita a quella del nemico, Cristo ci ha amati quando non c'era nulla da amare in noi. Nel Vangelo sembra che
Gesù poteva disgustarsi di me, ma essendo venuto per fare la volontà del
Padre, mi accoglie e in sovrappiù mi promette la
risurrezione.
Ricorriamo al Signore e non lasciamoci vincere
dalla sfiducia.
Il purgatorio manifesta pienamente la volontà di Dio di salvarci tutti. È
fatto per quanti hanno avuto tutto il tempo e i mezzi per santificarsi e hanno preferito il peccato, l’indolenza, le mezze misure, il
rifiuto delle umiliazioni e quindi muoiono impreparati a vivere
in paradiso. Ma un grido sincero di figlio dal profondo e il Padre si
precipita! Che meraviglia e che coerenza totale con il resto del Vangelo!
Il purgatorio è solo accennato nella Scrittura, ma lo afferma la Chiesa, Sposa
di Cristo, ed è espressione logica dell’amore infinito di Dio.
Se mai perderò la fiducia in Dio e nella potenza della Risurrezione di Cristo,
la verità è che solo la santità permette di entrare in paradiso. La vita cristiana
è una cosa molto seria. Non fanno bene a nessuno tante frasi che
si dicono dei cari defunti (fino a che punto credendoci?) : “adesso che sei in
cielo …; dal cielo dove sei …; adesso che sei diventato l’angelo della famiglia
… “. Convertiamoci piuttosto e diamo gloria a Dio, cerchiamo la santa umiltà di
Cristo.
Prima
Lettura Gb 19,1.23-27a
Io lo so che il mio Redentore è vivo.
Dal libro di Giobbe
Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 26
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore
è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa
ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Ascolta,
Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.
Sono certo
di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Seconda Lettura Rm 5,5-11
Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei
nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli
empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno
oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di
noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per
mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con
Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo
riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo
pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora
abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Canto al Vangelo Gv
6,40
Alleluia, alleluia.
Questa è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore.
Alleluia.
Vangelo Gv 6,37-40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo
caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la
volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di
quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede
in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
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