Nei ringraziamenti finali san Paolo rivela tutto lo
spessore umano della sua avventura evangelica. Si sono create amicizie e
collaborazioni straordinarie nella luce di Cristo. Fermiamoci su “Andrònico e Giunia, miei parenti … ed erano in Cristo già prima
di me”. Sono due zelanti apostoli del Vangelo,
ma sono anche parenti di Paolo ed erano in Cristo prima di lui. Quale valore nella
sua conversione ha avuto la loro testimonianza supportata dalla forza della parentela?
Si parla in genere, e a giusto titolo di Stefano e del suo martirio. Ma, spesso in modo solo silenzioso, il nostro ambiente naturale facilita profondamente oppure
ostacola le nostre scelte. In Algeria, quando il radicalismo ha mostrato
un volto intollerante dell’Islam, ci sono state conversioni al cristianesimo,
spesso da parte di uomini e donne che avevano frequentato le scuole cristiane,
o avevano avuto una lunga familiarità e amicizia con dei cristiani. Durante la
mia formazione sentivo parlare spesso in comunità degli aspetti negativi della Chiesa
del dopo Concilio. Il mio fratello, allora seminarista in Francia, mi è servito
da antidoto contro certe generalizzazioni perché era mio fratello e conoscevo
la sua serietà.
Coraggio, siamo “fedeli
nelle cose di poco conto”. La testimonianza quotidiana ha grande valore. Forse
con i figli è andata come è andata, ma preghiamo e diamo testimonianza ai
nipoti! No, anzi, i figli, anche grandi, vogliono la testimonianza di chi li ha
preceduti, allo stesso modo i cugini dal cugino, i fratelli dal fratello, i vicini
dal vicino, gli sconosciuti dallo sconosciuto… ! Se oggi ascolti la voce del Signore dai testimonianza nelle cose di
poco conto, questa testimonianza è preziosissima.
Prima
Lettura Rm 16, 3-9.16.22-27
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell’Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.
Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi.
Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.
Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto.
A colui che ha il potere di confermarvi
nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all’obbedienza della fede,
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Ti voglio benedire ogni giorno, Signore.
Ti
voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
Una
generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.
Ti
lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Canto al Vangelo 2Cor 8,9
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.
Vangelo Lc 16, 9-15
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi
affiderà quella vera?
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con
la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi
accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è
disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se
dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella
vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la
vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà
l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete
servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si
facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono
giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli
uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
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