Gesù chiama a seguirlo quattro pescatori tra cui Andrea. La parola “pescatore/i”
nella Bibbia, si trova solo in 8 passi. Due volte l’immagine dei pescatori è
usata come una minaccia, un castigo per il popolo d'Israele per le sue infedeltà,
e mai in senso positivo nell’Antico Testamento. Al contrario il pastore (la parola
“pastore/i” si trova 100 volte nella Bibbia) tante volte indica Dio stesso o i
suoi rappresentanti. Inoltre gli ebrei non amano il mare, luogo infido, anche se
evidentemente ci sono pescatori in Israele, perché il pesce è un cibo pregiato.
La scelta di pescatori come apostoli (4 su 12!) e addirittura tra i primi chiamati, come tanti episodi del Vangelo sul mare di Galilea, sono indicativi della natura della missione di Gesù e della Chiesa. Mentre il Pastore cura il gregge già esistente, cioè la famiglia di Abramo o la comunità dei credenti in Cristo, il pescatore lui va in luoghi difficili, esce “va al largo”, “cammina sulla acque”, “pesca”con la Buona Notizia chi non fa ancora parte della comunità e forma chi finora ignorava Dio. Certo Gesù inizia dalle sinagoghe, come faranno san Paolo e altri, egli è stato mandato prima alle “pecore perdute della casa d'Israele” (Matteo 15,24), vede che sono “stanche e sfinite, come pecore senza pastore” (Matteo 9,36). Infatti se la comunità che porta il nome di Cristo ignora Cristo, è debole, è indispensabile curare (innanzitutto?) la sua formazione e la sua crescita, anche se è il Signore che aggiunge “ogni giorno alla comunità coloro che sono chiamati alla vita eterna” e non l’uomo (vedi Atti 2,47), e per tutti c'è la regola della educazione permanente alla fede.
La Chiesa è un evento. Se ci sono comunità cristiane che sono sale, luce
e lievito, anche in mezzo alle persecuzioni la pasta sarà fermentata, i popoli saranno
illuminati. Questo hanno fatto gli apostoli andando al largo mentre “il Signore
agiva con loro confermando la Parola con i segni che la accompagnavano” (vedi
Marco 16,20) e fondando comunità cristiane sulla base del kerigma.
Prima
Lettura Rm 10,9-18
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli
narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza
linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo Mt
4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
Vangelo Mt 4,18-22
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due
fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti
in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò
pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni
suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro
reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo
seguirono.
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