Spesso appare sui Social la foto di Greta Thunberg arrabbiata mentre parla all’ ONU, corredata con tanto di critiche a lei. Viene spesso accusata di ignoranza, di essere il giocattolo di lobby, di essere aggressiva e presuntuosa, incoerente. Eppure lei mostra spesso un volto sorridente; nemmeno in quel discorso questa è stata la sua unica espressione; si dimostra coerente viaggiando in treno e non in aereo, ecc. Trovo vili gli attacchi personali che permettono ad alcuni di non prendere in considerazione un discorso molto serio. Mentre si svolge la COP 26 ho voluto leggere il breve discorso che ha fatto all'ONU. Eccolo in una traduzione italiana ripresa dal Manifesto. Penso che le parole che ha detto sono la sua migliore difesa e anche, umanamente, la sua giustificazione per quella faccia corrucciata:
E’
tutto sbagliato. Io non dovrei essere qui di fronte a voi. Dovrei essere a
scuola dall’altra parte dell’oceano. Eppure venite tutti da me per avere
speranza? Ma come osate! Voi avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le
vostre vuote parole. Eppure io sono una persona fortunata.
Le
persone soffrono. Le persone stanno morendo. Interi ecosistemi stanno
crollando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto ciò di cui
riuscite a parlare sono i soldi e le favole della crescita economica infinita.
Come osate!
Per
più di 30 anni la scienza è stata di una chiarezza cristallina. Con che
coraggio osate continuare a girarvi dall’altra parte e venire qui assicurando
che state facendo abbastanza, quando la politica e le soluzioni necessarie non
sono ancora nemmeno all’orizzonte.
Dite
che “ci ascoltate” e che comprendete l’urgenza. Ma non importa quanto io sia
triste e arrabbiata, non voglio crederci. Perché se comprendeste davvero la
situazione e continuaste a non agire, allora sareste malvagi. E mi rifiuto di
crederci.
L’idea
più diffusa sul dimezzare le nostre emissioni in 10 anni ci dà solo il 50% di
probabilità di rimanere al di sotto di 1,5 ° C, e disinnescare così reazioni a
catena irreversibili al di fuori del controllo umano.
Forse
il 50% di probabilità è accettabile per voi. Ma questi numeri non includono i
punti di non ritorno, la maggior parte dei circuiti di feedback, il
riscaldamento aggiuntivo nascosto dall’inquinamento atmosferico tossico o gli
aspetti di giustizia e di equità. Fanno anche affidamento sull’ipotesi che la
mia generazione e quella dei miei figli riuscirà a risucchiare centinaia di
miliardi di tonnellate di CO2 dall’atmosfera con tecnologie che oggi esistono a
malapena.
Quindi
un rischio del 50% non è semplicemente accettabile per noi – noi che dobbiamo
convivere con le conseguenze.
Per avere una probabilità del 67% di rimanere al di sotto di un aumento della temperatura globale di 1,5 ° C – le migliori probabilità stimate dal Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici – il 1 ° gennaio 2018 il mondo aveva solo 420 gigatonnellate di anidride carbonica da poter rilasciare nell’atmosfera.
Oggi
questa cifra è già sotto le 350 gigatonnellate. Come osate far finta che questo
problema possa essere risolto con le solite soluzioni economiche e tecniche.
Con i livelli di emissione odierni, la quantità di CO2 a disposizione sarà
completamente sparita in meno di otto anni e mezzo.
Non
ci saranno soluzioni o piani presentati secondo i dati di oggi. Perché questi
numeri sono troppo scomodi. E voi non siete ancora abbastanza maturi per dire
le cose come stanno.
Ci
state deludendo e tradendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro
tradimento. Gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi. E se sceglierete
di fallire, vi dico che non vi perdoneremo mai.
Non
vi lasceremo andare via come se nulla fosse. Proprio qui, proprio adesso, è
dove tracciamo la linea. Il mondo si sta svegliando. E il cambiamento sta
arrivando, che vi piaccia o no.
* Testo
del discorso all’Assemblea
generale delle Nazioni unite di New York del 23 settembre 2019 (traduzione
dall’inglese a cura di Matteo Bartocci)
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