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sabato 17 luglio 2021

FERMEZZA E MANSUETUDINE / sabato XV sett. T.O., dispari.

 


Gli Israeliti partono dall’Egitto, finalmente liberi. La Scrittura nota che “Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro”. L’universalità della salvezza per tutta l'Umanità è già presente in questi primi passi del popolo eletto. Ancora oggi durante la Cena pasquale gli ebrei dicono: “chi ha sete di libertà, venga a cenare con noi!” Ogni cammino di liberazione che proviene da Dio mette in movimento altri. Però questa grande massa promiscua aggiunge difficoltà per guidare questa nuova comunità già difficile da gestire e Mosè dovrà prendere misure anche drastiche per mantenerla unita nella fede e ordinata. Sono famose le collere di Mosè, ma il contatto con il Mistero di Dio lo rende pian piano mite: Ora Mosè era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra”. (Numeri 12:3)

È questa mansuetudine che ritroviamo in Gesù che annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà”. Ma mansuetudine non significa mancanza di zelo e di fermezza. Gesù non si abbatterà né smetterà finché non abbia fatto trionfare la giustizia”. Mi chiedo: si può dire a qualcuno: “ipocrita!” oppure “fino agli inferi precipiterai” senza alzare il tono di voce? Papa Francesco riesce a dire verità estremamente forti e radicali con tono pacato e con cuore che trabocca di carità. Io devo cominciare ad esercitarmi in questa via.

 

Prima Lettura   Es 12, 37-42
Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d'Egitto.

Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini adulti, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e greggi e armenti in mandrie molto grandi.
Fecero cuocere la pasta che avevano portato dall’Egitto in forma di focacce àzzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.
La permanenza degli Israeliti in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dalla terra d’Egitto.
Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d’Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione. 

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 135 
Il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
ci ha liberati dai nostri avversari.

Colpì l’Egitto nei suoi primogeniti,
da quella terra fece uscire Israele,
con mano potente e braccio teso.

Divise il Mar Rosso in due parti,
in mezzo fece passare Israele,
vi travolse il faraone e il suo esercito.

Canto al Vangelo   
2Cor 5,19
Alleluia, alleluia.

Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.


Vangelo
   Mt 12, 14-21
Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».

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