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venerdì 2 luglio 2021

DISCENDENZA E TERRA: DIO REALIZZA LE SUE PROMESSE MA IN MODO DIVERSO (Gen 23 e 24) / venerdì XIII sett. T.O.

 


Continua il racconto di Abramo. Sara muore e Abramo la seppellisce nella grotta di Macpela comprata agli Ittiti col campo attiguo a suon di denaro. In seguito Abramo si preoccupa che Isacco sposi una donna della sua stirpe e dei suoi valori, quindi del suo luogo di origine, ma la donna dovrà vivere con Isacco nella terra di Canaan, Terra vasta e spaziosa che Dio ha promesso ad Abramo e alla sua discendenza.

Notiamo due cose. La discendenza promessa ad Abramo c'è. Isacco è figlio biologico di Abramo e Sara. Ismaele no, ed è stato scartato. E questa discendenza biologica continuerà con matrimoni fondati sui valori dell’Alleanza. Per sapere quale donna il Signore ha scelto per Isacco, il servo di Abramo chiede un segno: sia una donna caritatevole, pronta al servizio. E Rebecca eccelle in questo! Probabilmente era politeista e, sposandosi, ha accettato il Dio di suo marito e di suo suocero. Ma più di una fede formale o del suo bel aspetto lodato dalla Bibbia, contava innanzitutto il suo cuore, il suo carattere. Pensiamoci per i matrimoni di oggi!

La promessa della Terra invece sembra non realizzarsi. Quando Abramo muore, egli possiede solo un piccolo terreno comprato in modo molto umano. Può essere questo un segno che il possesso della Terra, nella mente di Dio, è più spirituale e meno materiale? Attraverso i suoi figli nella fede, ebrei, cristiani e anche musulmani, Abramo “possiede” un territorio sconfinato. Questo non toglie che gli ebrei possano avere un territorio nazionale … però non appoggia le pretese territoriali ideologiche opposte di alcune frange estremiste ebraiche e quelle islamiste. Queste ideologie fanno tanto male! Ogni ideologia di occupazione territoriale fa male, non solo ebraica o islamica. È un argomento sensibile, un discorso talvolta complesso e delicato da sviluppare, ma la differenza evidente da parte di Dio di realizzare la promessa della discendenza e quella della terra  può illuminarci sul problema dell’identità dei popoli.


Prima Lettura  Gn 23, 1-4. 10. 19; 24, 1-8. 62-67
Isacco amò Rebecca e trovò conforto dopo la morte della madre.

Dal libro della Gènesi
Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. Sara morì a Kiriat Arbà, cioè Ebron, nella terra di Canaan, e Abramo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla.
Poi Abramo si staccò dalla salma e parlò agli Ittiti: «Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via il morto e seppellirlo». Abramo seppellì Sara, sua moglie, nella caverna del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nella terra di Canaan.
Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto. Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, ma che andrai nella mia terra, tra la mia parentela, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco».
Gli disse il servo: «Se la donna non mi vuol seguire in questa terra, dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra da cui tu sei uscito?». Gli rispose Abramo: «Guàrdati dal ricondurre là mio figlio! Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha preso dalla casa di mio padre e dalla mia terra natia, che mi ha parlato e mi ha giurato: “Alla tua discendenza darò questa terra”, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per mio figlio. Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio».
[Dopo molto tempo] Isacco rientrava dal pozzo di Lacai Roì; abitava infatti nella regione del Negheb. Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. E disse al servo: «Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì. Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.  
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 105
Rendete grazie al Signore, perché è buono.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Chi può narrare le prodezze del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo.

Visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità

Canto al Vangelo 
 Mt 11,28
Alleluia, alleluia.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

Vangelo  
 
Mt 9, 9-13
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
 

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