Maria maddalena non riconosce Gesù risorto. Crede che sia il giardiniere. Eppure era il suo maestro, era colui che aveva trasformato tutta la sua vita. Lo conosceva bene. Ma ecco tutto cambia quando Gesù gli parla, la chiama (la Parola! la Fede che nasce dall'udito!). Allora il suo cuore vibra. È la stessa voce, e anche se non è più nella sua condizione terrena è lo stesso Gesù, prima uomo mortale di Nazareth, oggi Signore immortale, nel suo vero corpo. La morte è stata ingoiata dalla vittoria e il corpo mortale è stato glorificato. “Se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così”.
La difficoltà di riconoscere Gesù risorto sarà vissuta dagli Apostoli e da tutti quelli che l’hanno conosciuto prima della crocifissione: lo conoscevano secondo la carne. Gesù dovrà faticare non poco per far accettare il suo mistero di morte e risurrezione e la sua nuova presenza. Una svolta definitiva avverrà con l’accettazione del suo Spirito a Pentecoste. Non sarà però ancora la fine del cammino. San Paolo e san Pietro, Barnaba, vengono consegnati alla Scrittura nei loro combattimenti e anche nelle loro debolezze, dopo la Pentecoste. Ma ormai il loro cammino sarà continuo fino all’accettazione totale di questo mistero nel martirio: “ho terminato la mia corsa” dirà allora san Paolo.
Anche noi possiamo conoscere Gesù in modo solo umano,
cercando in lui solo ciò che lui voleva evitare, e chiamandolo Signore ma rifiutando
di lasciarci guidare da lui. Oggi, grazie a Maria maddalena prendiamo però
meglio coscienza della centralità della Risurrezione per la nostra fede e della
necessità di conoscere Gesù secondo lo Spirito Santo e non secondo la carne. “Le cose vecchie sono passate; ecco, ne
sono nate di nuove”.
Prima
Lettura Ct 3,1-4a
Trovai l’amore dell’anima mia.
Dal Cantico dei Cantici
Così dice la sposa:
«Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
“Avete visto l’amore dell’anima mia?”.
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia».
Oppure: 2 Cor 5,14-17
Ora non conosciamo più Cristo alla maniera umana.
Dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto
per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli
che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per
loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo
conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto
che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate;
ecco, ne sono nate di nuove.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 62
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O
Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così
nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così
ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando
penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.
Canto al Vangelo Dalla Sequenza pasquale
Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto.
Alleluia.
Vangelo
Gv 20,1.11-18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Dal
vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di
mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal
sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello
che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non
sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si
chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla
parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed
essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il
mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse
Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che
fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu,
dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella
si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù
le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’
dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio
vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò
che le aveva detto.
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