Mercato degli schiavi. |
“Vi ho annunziato gratuitamente il vangelo
di Dio” … (perché il Vangelo è gratuito). Paolo dimostra un’attenzione particolare
per la comunità di Corinto, forse perché da sempre ha visto la fragilità di queste
persone, veri piccoli del Regno, gente di bassa estrazione sociale, molti schiavi,
per cui il credere in Gesù Cristo è una vera promozione della persona. Ma Corinto
è, con il suo doppio porto, una piazza commerciale molto importante con molti soldi
e anche molti vizi, e un passaggio continuo di persone da ogni parte, con pure una
forte presenza ebraica. Tutto questo crea molte sollecitazioni riguardo alla fede.
San
Paolo lotta molto forte, si fa pure picchiare a Corinto (e va peggio altrove), pur
di difendere la purezza del suo annuncio nel cuore dei fedeli (Atti 18). Se Gesù
di Nazareth è il Messia, il Cristo, non si può mettere un altro fondamento, non
si può annacquare il suo messaggio in senso pagano o tradizionale ebraico. La chiave
delle Scritture è lui e la sua vita, la sua parola, il suo insegnamento, cioè ciò
che Dio ha fatto in lui. E Gesù si presenta molto diversamente da come era
atteso il Messia. Si aspettava un Messia glorioso e un Benefattore, magari un nuovo
Giuda Maccabeo con la spada in mano per ristabilire il Regno per Israele. Oppure
per i greci, ci voleva un filosofo come i loro filosofi. E invece, ecco la
"bestemmia": il Messia sarebbe un condannato, crocifisso realmente e morto, che
sarebbe vivo e quindi vittorioso della morte? Ma non si vede. E poi vorrebbe che ognuno
prenda la propria croce per cambiare il mondo. Come può salvare uno così? Come può pretendere
che sia una via di salvezza il prendere la propria croce? Come può dire che Dio
è Padre, sa tutto di noi, sa ciò di cui abbiamo bisogno prima che apriamo la bocca, e lascia tanto male, tanta sofferenza nel mondo? Eppure ci sono molte manifestazioni
meravigliose tra questi credenti, e “hanno qualcosa dentro”. Parlano della forza
della grazia alla base della loro nuova vita. Ecco, secondo Paolo, non c'è bisogno
di fare nulla per piacere a Dio, solo lasciarsi amare, fidarsi di lui, aprirsi
a lui, ascoltare, come un bambino che intuisce che il papà lo ama a prescindere delle sua
immaturità e fragilità, dei suoi sbagli o errori, e farà tutto per il suo bene.
Prima
Lettura 2 Cor 11, 1-11
Vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi “super apostoli”! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio? Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedònia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acàia! Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 110
Le opere delle tue mani sono verità e diritto.
Renderò
grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.
Il suo
agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
Le
opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine.
Canto al Vangelo Rm 8,15
Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 7-15
Voi dunque pregate così.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati
a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di
quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei
cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il
Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
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