Fin dalla sua decisione di creare l’Universo, tutto, da parte di Dio è
una scelta libera di amore. L’Antico Testamento lo testimonia in modo molto
chiaro, come ce lo mostrano l’antifona d’ingresso, la prima lettura e il salmo
di oggi. Il Dio dell’Antico Testamento è lo stesso del Nuovo: Dio è Uno ed è solo Amore. Anche quando il suo amore appare forte è anche sempre tenero e paziente. Perché allora
vediamo tanto male nel mondo? Sono gli effetti devastanti del peccato che
devia le nostre volontà e oscura i nostri giudizi.
L’esperienza del piccolo popolo scelto da Dio per amore è rimasta
relativamente chiusa su se stessa fino a Cristo. Con Cristo si è estesa a tutti popoli in modo esponenziale.
Dopo 3 secoli, malgrado le persecuzioni, si stima che i cristiani fossero 30
milioni. Con la libertà data alla Chiesa divennero 300 milioni in pochi
decenni. Gli ebrei – che rimangono un popolo testimone straordinario – sono
meno di 20 milioni nel mondo oggi (anche loro hanno subito persecuzioni
terribili) mentre più di un terzo dell’umanità è cristiano (circa 2,4 miliardi).
Malgrado i peccati di noi cristiani, questo mette in evidenza la forza
spirituale che emana da Gesù Cristo e dal suo messaggio. Il Mahatma Gandhi
diceva che Gesù è la sorgente spirituale più grande dell’Umanità. Questa è la forza
dell’amore assoluto che celebriamo oggi con il Sacro Cuore. Gesù è la piena manifestazione di Dio.
Chi cerca l’Amore deve cercarlo in Cristo, crocifisso e risorto. L’Amore
assoluto si vede nella croce, nella forza di umiliarsi. Sotto la croce, un
cristiano coerente soffre ed è normale che possa gemere talvolta, diceva Papa Giovanni
XXIII, ma non può lamentarsi della croce. Qualche volta purtroppo succede, anche
nelle comunità religiose. Per senso di giustizia, il demonio ci fa usare il Vangelo
per bestemmiare Dio. Contempliamo questo amore assoluto, crocifisso per noi, per rassicurare il nostro cuore e attingere dal suo Spirito.
Prima
Lettura Os 11, 1. 3-4. 8-9
Il mio cuore si commuove dentro di me.
Dal libro del profeta Osea
Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
A Èfraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano,
ma essi non compresero che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore,
ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira.
Salmo Responsoriale Is 12,2-6
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore:
egli è stato la mia
salvezza.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il
suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.
Seconda Lettura Ef 3, 8-12. 14-19
Conoscere l'amore di Cristo che supera ogni
conoscenza.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, a me, che sono l'ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa
grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare
tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore
dell'universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai
Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il
progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale
abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni
discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza
della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore
mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e
fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia
l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di
Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di
Dio.
Canto al Vangelo Mt 11,29
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.
Vangelo Gv 19, 31-37
Uno dei soldati gli colpì il fianco, e
subito ne uscì sangue e acqua.
Dal
vangelo secondo Giovanni
Era il giorno della
Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il
sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che
fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i
soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi
insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli
spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e
subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che
dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si
compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo
della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno
trafitto».
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