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martedì 15 giugno 2021

SPOGLIARMI, IMPOVERIRMI A CAUSA DEL VANGELO MI ARRICCHISCE / martedì XI sett. T.O.

 

Il giovane Francesco restituisce i vestiti al suo padre.

“Amate i vostri nemici!”. Facciamo fatica a comprendere questa frase. È verissimo che amando solo chi ci ama non facciamo nulla di straordinario, tutti ne sono capaci. Ma “amate i vostri nemici”, preso sul serio, ci sembra irrealistico, pericoloso, poco saggio, da non prendere in considerazione come base per la vita concreta. Non comprendiamo questa frase.

“Mia nonna mi diceva sempre”, “mio padre mi ha insegnato”, “ho imparato dalla vita che …” o frasi simili ritornano spesso nelle conversazioni ma non si sente mai che “mio padre mi ha insegnato che la base di tutto è “ama i tuoi nemici”. Anzi, il grande ritornello sembra essere: sii te stesso, non cambiare, e togli di torno tutti quelli che non ti fanno sentire bene.

San Paolo fa una colletta per comunità povere. I soldi li comprendiamo, sono il nostro campo. Per stimolare i Corinti, gli ricorda quanto sono una comunità che vale e li spinge ad emulare i  macedoni che sono stati molto generosi. Anche questa logica la comprendiamo. Si usa tutti i giorni con i clienti, con il personale commerciale. Comprendiamo anche che san Paolo usi un vocabolario religioso con una comunità religiosa. Ma ecco, egli conclude con una frase paradossale: Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. 

Allora comprendiamo che lo scopo di Paolo è uno solo: evangelizzare, far crescere nella fede. Non sono i soldi la sua prima preoccupazione. Ma scopriamo un’altra cosa: la fede può plasmare ogni aspetto della nostra esistenza, non è qualcosa di distaccato dalla vita reale, quotidiana. Anzi, è la migliore base, la più realistica, per costruire una vita giusta, un lavoro giusto, famiglie e comunità armoniose, società più armoniose e giuste. Lo stesso dobbiamo dire anche di questa frase di Gesù: “amate i vostri nemici”. Anche se amare i propri nemici è una grazia, un dono di Dio, è la base di vite e società veramente umane e felici. Gesù si preoccupa dei nostri problemi quotidiani, ci accompagna nel nostro cammino. Non dobbiamo distaccare la sfera “spirituale” dalla sfera “pratica, materiale” della nostra vita, né dobbiamo solo chiedere miracoli. La grazia è la vera base della nostra vita, il suo fondamento indispensabile, e dobbiamo camminare con Dio giorno dopo giorno, mettendo in gioco sul Vangelo la nostra stessa unica e preziosa, fragile esistenza.

Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. Se la povertà di Cristo mi ha arricchito, la mia stessa spogliazione, scelta in nome di Cristo, affidata a lui, mi arricchisce!

  

Prima Lettura  2 Cor 8, 1-9
Cristo si è fatto povero per voi

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedònia, perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità.
Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest’opera generosa.
E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 145
Loda il Signore, anima mia.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.

Rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.  

Canto al Vangelo 
 Gv 13,34 
Alleluia, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 5, 43-48
Amate i vostri nemici.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

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