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mercoledì 16 giugno 2021

CHI SEMINA CON LARGHEZZA ... / mercoledì XI sett. T.O.

 


“Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”. Questo lo comprendiamo. Ma lo facciamo? Sbrigati perché non sai quanto tempo hai ancora. Sicuramente un giorno in meno di ieri. Ma come quantificare l’impegno? San Paolo da il criterio: esamina il tuo cuore. Lì vedrai se sei avaro oppure impaurito, e sentirai la mozione dello Spirito Santo e il tuo combattimento interiore. Non una legge, quindi, non una tassa, ma libertà, nella legge esigente e autentica del proprio cuore.

Se il mio cammino cristiano non tocca la tasca, non ho ancora iniziato veramente a convertirmi. Gesù giustamente dice che non si può servire Dio e un altro padrone. Ma tra le tante realtà che ci condizionano, l’unico padrone che menziona sono i soldi: nessuno può servire Dio e la ricchezza! Il demonio entra dalle tasche! La povertà è madre e baluardo della vocazione (Sant’Ignazio).

Ma quale povertà? Una povertà spirituale chiaramente. “Beato i poveri in spirito”! (anche se san Luca dice soltanto  “beati voi poveri”: Luca 6,20). Ma la povertà in spirito non può essere una finta. Infatti se san Paolo ricorda che Dio ricompenserà largamente, egli distoglie il nostro sguardo dalla logica strettamente economica. Egli dice: Dio vi darà “il necessario in tutto affinché possiate compiere generosamente tutte le opere di bene!”, cioè per poter dare ancora e ancora! Se cerchi di arricchirti materialmente tramite il Vangelo e le relazioni o le funzioni che egli ti dà, sei proprio nei lacci di satana.

Si da ancora il caso di chi semina molto ma è come se non avesse seminato nulla: sono quelli che hanno già ricevuto la loro ricompensa”. I santi credevano nel Vangelo e volevano la loro ricompensa presso Dio. Di conseguenza, sono stati molto attenti a questa Parola. Le opere di misericordia, l’elemosina, la preghiera, e il digiuno sono una cosa troppo seria per essere trasformati in spettacolo. Certamente chi fa delle sue opere buone uno show non costruisce il Regno di Dio né ci sarà “ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli”.

  

Prima Lettura   2 Cor 9, 6-11
Dio ama chi dona con gioia.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti:
«Ha largheggiato, ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 111 
Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.  

Canto al Vangelo 
  Gv 14,23
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

Vangelo
   Mt 6, 1-6. 16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
 

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