“Chi semina scarsamente, scarsamente
raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”. Questo
lo comprendiamo. Ma lo facciamo? Sbrigati
perché non sai quanto tempo hai ancora. Sicuramente un giorno in
meno di ieri. Ma come quantificare l’impegno? San Paolo da il criterio:
esamina il tuo cuore. Lì vedrai se sei avaro oppure impaurito, e sentirai la
mozione dello Spirito Santo e il tuo combattimento interiore. Non una legge, quindi, non una tassa, ma libertà, nella legge
esigente e autentica del proprio cuore.
Se il mio cammino cristiano non tocca la
tasca, non ho ancora iniziato veramente a convertirmi. Gesù giustamente
dice che non si può servire Dio e un altro padrone. Ma tra le tante realtà che
ci condizionano, l’unico padrone che menziona sono i soldi: nessuno può servire
Dio e la ricchezza! Il demonio entra dalle tasche! La povertà è madre e
baluardo della vocazione (Sant’Ignazio).
Ma quale
povertà? Una povertà spirituale chiaramente. “Beato i poveri in spirito”! (anche se san Luca dice soltanto “beati
voi poveri”: Luca 6,20). Ma la povertà in spirito non può essere una finta.
Infatti se san Paolo ricorda che Dio ricompenserà largamente, egli distoglie il
nostro sguardo dalla logica strettamente economica. Egli dice: Dio vi darà “il necessario in tutto affinché possiate
compiere generosamente tutte le opere di bene!”, cioè per poter dare ancora
e ancora! Se cerchi di arricchirti materialmente tramite il Vangelo e le
relazioni o le funzioni che egli ti dà, sei proprio nei lacci di satana.
Si da ancora il caso di chi semina molto ma è come se
non avesse seminato nulla: sono quelli che “hanno già ricevuto la loro ricompensa”. I santi
credevano nel Vangelo e volevano la loro ricompensa presso Dio. Di conseguenza,
sono stati molto attenti a questa Parola. Le opere di misericordia, l’elemosina,
la preghiera, e il digiuno sono una cosa troppo seria per essere trasformati in
spettacolo. Certamente chi fa delle sue opere buone uno show non costruisce il
Regno di Dio né ci sarà “ricompensa per
voi presso il Padre vostro che è nei cieli”.
Prima
Lettura 2 Cor 9, 6-11
Dio ama chi dona con gioia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti:
«Ha largheggiato, ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 111
Beato l’uomo che teme il Signore.
Beato
l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.
Prosperità
e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Egli
dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.
Canto al Vangelo Gv 14,23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 1-6. 16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per
essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre
vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno
gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai
l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua
elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu
preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono
un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico:
hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la
testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il
Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà».
Nessun commento:
Posta un commento