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venerdì 25 giugno 2021

ABRAMO, SARA, ISACCO, ISMAELE, L'IMPORTANZA DEI SEGNI E DEI NOMI / venerdì XII sett. T.O.

 


Dio sta per realizzare la sua promessa: il figlio promesso nascerà direttamente da Sara. Dio prepara questo evento straordinario stabilendo una Alleanza più stretta con Abramo, in due modi:

-dando un segno distintivo al popolo eletto: la circoncisione. Chi non sarà circonciso non vi entrerà, o, se figlio di madre ebrea, ne sarà escluso. Comprendiamo le resistenze e i timori di tanti giudei quando Paolo e altri predicano di fare comunione con gli incirconcisi e l’inutilità in Gesù della circoncisione per ricevere lo Spirito Santo. È di un’audacia folle, di un’apertura di spirito senza precedenti, oppure è segno di un tradimento puro e semplice dell’Alleanza! Ma questa audacia e apertura di spirito è l’essenza del cristianesimo. Prendiamone coscienza! È vero, ci voleva una grande docilità alla parola dei profeti per comprendere la logica meravigliosa e la continuità con Abramo e Mosè di un Messia umiliato fino alla croce e di un messaggio che, di colpo, si apre nella fede a tutti i popoli. Infatti Gesù indica come segno di appartenenza al nuovo popolo il battesimo, che significa: mi converto. Mentre prima il segno principale era: faccio parte di un popolo speciale e rimango fedele all’Alleanza, con l’arrivo del Messia il segno è: mi converto ogni giorno, da  “testimone colpevole” (Thomas Merton) ), da peccatore giustificato per grazia. La conversione, da sempre presente tra i figli di Abramo diventa il segno distintivo, fondamentale.

- cambiando i nomi: Abram diventa Abramo, Sarai diventa Sara. L’italiano non rende la forza di questo cambiamento. In ebraico ʾavrām diventa ʾavrāhām, śārāy diventa śārāh. Dio dona ad ognuno la stessa lettera “h”, presa dal suo nome yəhh. Sono sempre più suoi perché Egli li fa partecipi della sua natura (yəhh, nella traduzione italiana viene reso con “Signore” perché non si può pronunciare il nome di Dio e gli ebrei stessi leggono yəhh “Adonai” “Signore”. Molti ebrei moderni rendono il nome impronunciabile con D-O ).

Ci sono ancora due nomi importantissimi in questo brano. Isacco e Ismaele. Abramo sentendo Dio promettergli che Sara gli partorirà un figlio a 90 anni, “allora si prostrò con la faccia a terra e risewayyiẕẖāq”. E Dio gli chiede di chiamare questo figlio proprio “yiẕẖāq” (egli) rise.  Isacco è il figlio del riso, prima incredulo di Abramo e di Sara, poi di gioia di tutto il clan. Dio è il Dio della risurrezione e della gioia.

Ismaele è il figlio delle soluzioni umane, dell’incredulità. Dio permette che Agar rimanga subito incinta come desideravano Abramo e Sara. E allora questa gravidanza e la nascita sembrano una risposta di Dio. Essi decidono quindi di chiamarlo “Dio ha ascoltato”, in ebraico yišmāʿēʾl. Si tratta però solo di una illusione anche se Dio benedice Ismaele. Dio è generosità, ma non assocerà Ismaele alla Promessa. Dio vuole una fede pura: Gesù chiede al lebbroso di non divulgare ai quattro venti la sua guarigione.

 

Prima Lettura  Gn 17, 1.4-5.9-10.15-22
Sia circonciso ogni maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.

Dal libro della Gènesi
Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente:
cammina davanti a me
e sii integro».
Disse [di nuovo] Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio».
Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».
Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».
Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.  
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 127
Benedetto l'uomo che teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!   

Canto al Vangelo 
 Mt 8,17 
Alleluia, alleluia.

Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

Vangelo  
 Mt 8, 1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.

Dal vangelo secondo Matteo
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro». 

 

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