Abramo è rimasto solidale e ha soccorso
Lot l’egoista, e non vuole nessuna ricompensa. Forse anche questo è il motivo
che spinge Dio a rinnovargli la sua promessa. Abramo vede passare gli anni, ma,
benché preoccupato, crede al Signore, ed è questo il suo merito (Lc 1:45 “E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del
Signore”). Dio gli propone anche un segno: un’Alleanza
tra pari con rito esecratorio: “guai a chi non rimane fedele al patto”. Dio
però fa cadere un torpore su Abramo, per
cui l’unico a passare in mezzo agli animali squartati e invocare la maledizione
su di sé in caso di infedeltà, è lui, il Signore.
Dio è fedele, l’uomo no. Gesù ci mette
in guardia contro i falsi profeti. Come riconoscerli? Il criterio già nell’Antico
Testamento era che se non si realizza la parola annunciata dal “profeta” non
bisogna temerlo, non bisogna ascoltarlo, possibilmente si tolga di torno.
Abbiamo molto lottato in parrocchia contro le catene di sant’Antonio, e varie
cose del genere. Approdando adesso a Facebook vedo che molte persone sono
succubi o complici di queste cose. Ci sono i profeti “ ‘e
caitone “ e i ciarlatani: non ascoltarli, non dargli retta.
Gesù però parla di falsi profeti che
vengono in veste di pecore e sono lupi rapaci che fanno molto danno alle anime,
e dice che si riconoscono dai loro frutti. Sappiamo come ci sono stati nella
Chiesa anche fondatori o leader, che sono stati smascherati solo dopo molto
tempo. Gli sforzi che fa papa Francesco per svelare queste situazioni al più
presto sono senza precedenti, anche se la Chiesa ha sempre vigilato. Esistono i
criteri per comprendere se una comunità subisce una deriva settaria.
L’eccessiva chiusura, l’imporre di rompere i legami di visita o di
corrispondenza con la famiglia, la non trasparenza verso l’autorità
ecclesiastica, la non comunione con il Magistero sono dei segnali.
Va bene ma io, dove mi trovo? Quali
frutti si raccolgono dall’albero che
sono? Pochi e tutti macchiati. Ma io non voglio andare al fuoco. Come fare?
Alla fine un solo albero produce frutti buoni: la croce. Uno solo è il vero
profeta: Gesù Cristo. Mi attaccherò alla croce, mi fiderò solo di Gesù e del
suo Vangelo. Lui produrrà frutti buoni in me. San Paolo dice: “Per grazia di Dio però
sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato
più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me”. 1Cor 15:10
Prima
Lettura Gn 15, 1-12.17-18
Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. E il
Signore concluse un’alleanza con lui.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».
Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede».
Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.
In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 104
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Rendete
grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi
del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Voi,
stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è
sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
Canto al Vangelo Gv 15,4.5
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
Vangelo Mt 7, 15-20
Dai loro frutti li riconoscerete.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro
sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono
produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero
buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti
buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
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