Dipinto di Emmanuel Garibay. |
Gesù Cristo è solo “sì”. Per cui
possiamo rispondere a Dio col nostro “Amen” (=è sicuro, mi posso appoggiare. Da
lì viene la parola “emuna”, fede in ebraico: mi fido perché è sicuro).
Ma noi siamo solo “Sì”? c'è il rischio che il nostro
sì perda sapore, che non abbiamo più il coraggio di testimoniare. La nostra fede
allora non serve a nulla, se non a dare scandalo, magari in modo silenzioso ma non
meno grave. Tanti che vorrebbero credere dicono tra sé: “Se questi sono i cristiani,
non vale la pena, forse è tutta una invenzione”. Qualcuno vede nella Chiesa solo
un progetto di potere e calpestano i cristiani e la loro fede. Eppure quanta
gente ha bisogno di speranza, di vedere Cristo vivo oggi!
Il progetto di Dio non è un “sì” che perda sapore,
si nasconda, oppure vacilli! Infatti san Paolo testimonia che, assieme a Silvano
e Timoteo, la sua parola è stata un “sì” totale, fermo. Non per forza di
carattere o doni speciali, ma perché Dio stesso rafforza, da l’unzione e il
sigillo, da lo Spirito Santo in una misura ancora parziale ma reale e forte.
Nei primi secoli si diceva ad ogni nuovo battezzato:
“tu sei un altro Cristo!”. Questa espressione la riserviamo oggi a san
Francesco o a pochi altri, come se non riguardasse noi tutti battezzati. Eppure
parlando alle folle, nel Discorso delle Beatitudini, Gesù annuncia persecuzioni a quanti aderiscono
alla sua parola, al suo progetto, perché sono profeti, come e meglio dei
profeti del passato. Perché, da parte di tanti battezzati, questa timidezza, questo
mettersi sotto il moggio, questo dare credito a cose e voci, teorie, che non
vengono dal Vangelo? Solo in Cristo c'è la Salvezza.
Qualche esaltato si compiacerà di proclamarsi “profeta”,
ma “Chi dice di dimorare in
Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato” (1 Giovanni 2:6). Se uno suona la tromba davanti a sé come fanno gli ipocriti, non
è mai buon segno. Meglio convertirsi ogni giorno testimoniando e servendo ma evitando di mettersi in avanti, e lasciare che siano
altri, magari alla fine della vita, a dire che sei stato pienamente "profeta, re e sacerdote". A questo proposito, specialmente per chi
si sente debole, il valore santificante che i santi e i maestri spirituali hanno
attribuito alle “piccole cose”, nascoste,
ci incoraggia e ci indica una via. Raccogliere tutto, petali e spine, e
offrirle contenti al Signore. È la “Piccola Via” di santa Teresina
Prima
Lettura 2 Cor 1, 18-24
Gesù, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì».
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo che abbiamo predicato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì». E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute «sì». Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria.
E' Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori.
Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corìnto.
Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Risplenda su di noi la luce del tuo volto, o Signore.
Meravigliosa
è la tua alleanza,
per questo le sono fedele, Signore.
La tua parola nel rivelarsi illumina,
dona saggezza ai semplici.
Apro
anelante la bocca,
perché desidero i tuoi comandamenti.
Volgiti a me e abbi misericordia,
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.
Rendi
saldi i miei passi secondo la tua parola
e su di me non prevalga il male.
Salvami dall'oppressione dell'uomo
e obbedirò ai tuoi precetti
Canto al Vangelo Mt 5,16
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mt 5, 13-16
Voi siete la luce del mondo.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A
null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra
un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il mòggio, ma sopra il
lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre
opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
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