Carissimi, non prestate fede ad ogni
spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono
veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo.
L’esperienza
cristiana ha come limite solo l’infinito stesso del Cristo, di cui non abbiamo
sperimentato ancora che una parte. Questo non significa che qualunque cosa sia
di Cristo. Gesù Cristo è l'unica Via che ci porta all’infinito del Padre. Se una Via
mi apre ad un viaggio infinito, devo però seguirla, non uscire fuori dai suoi
confini. Nella Chiesa ci sono molte persone che si dicono ispirate, poche lo sono realmente. Papa Francesco ieri ha ricordato un criterio molto
semplice:
“Per adorare il Signore bisogna “vedere” oltre il velo
del visibile, che spesso si rivela ingannevole. Erode e i notabili di Gerusalemme
rappresentano la mondanità, perennemente schiava dell’apparenza. Vedono e non
sanno vedere – non dico che non credono, è troppo – non sanno vedere perché la
loro capacità è schiava dell’apparenza e in cerca di attrattive: essa dà valore
soltanto alle cose sensazionali, alle cose che attirano l’attenzione dei più.
D’altro canto, nei Magi vediamo un atteggiamento diverso, che potremmo
definire realismo teologale (…) : esso percepisce con
oggettività la realtà delle cose, giungendo finalmente alla comprensione che
Dio rifugge da ogni ostentazione. Il Signore è nell’umiltà, il Signore è come
quel bambino umile, rifugge dall’ostentazione, che è proprio il prodotto della
mondanità. Questo modo di “vedere” che trascende il visibile, fa sì che noi
adoriamo il Signore spesso nascosto in situazioni semplici, in persone umili e
marginali. Si tratta dunque di uno sguardo che, non lasciandosi abbagliare dai
fuochi artificiali dell’esibizionismo, cerca in ogni occasione ciò che non
passa, cerca il Signore. (Omelia della Messa dell’Epifania 2021).
San
Giovanni dal canto suo ci da un solo criterio che ci può sembrare poco perché lo
riteniamo scontato: l’Incarnazione. Invece dobbiamo trarne tutte le
conseguenze. Chi è del mondo e insegna le cose del mondo viene ascoltato dal mondo
che è presente ovunque, anche nei semplici fedeli non evangelizzati, ma il mondo
è guidato dallo spirito dell’anticristo. Infatti non basta ripetere: “Gesù
Cristo venuto nella carne” ma lasciarsi guidare e trasformare da tutte le
conseguenze dell’incarnazione della Sapienza divina.
È ancora papa Francesco che ci aiuta a comprenderlo nell’Angelus:
Come
la luce di Cristo si diffonde in ogni luogo e in ogni tempo? Ha il suo metodo
per diffondersi. Non lo fa attraverso i potenti mezzi degli imperi di questo
mondo, che sempre cercano di accaparrarsene il dominio. No, la luce di Cristo
si diffonde attraverso l’annuncio del Vangelo. L’annuncio, la parola, e la
testimonianza. E con lo stesso “metodo” scelto da Dio per venire in mezzo a
noi: l’incarnazione, cioè il farsi prossimo all’altro, incontrarlo, assumere la
sua realtà e portare la testimonianza della nostra fede, ognuno.”
Prima
Lettura 1 Gv 3,22 - 4,6
Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono da Dio.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 2
Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli.
Voglio
annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane».
E ora,
siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.
Canto al Vangelo Mt 4,23
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.
Vangelo Mt 4, 12-17. 23-25
Il regno dei cieli è vicino.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato
arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a
Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché
si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando
il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel
popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i
malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e
paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla
Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Nessun commento:
Posta un commento