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mercoledì 6 gennaio 2021

IMPARIAMO DAI MAGI / Epifania, 6 gennaio

 


L'angelo avverte i Magi in sogno. Dio guida le persone assetate di verità.

Alcuni Magi vennero da oriente.

Questi magi sono pagani. Sono la primizia della loro generazione. Anche oggi ci sono pagani senza Dio. Senza un incontro personale con il Signore Gesù, il Cristianesimo si riduce a tradizione culturale e, oggi, per la maggioranza a passato da museo. Essi sono gli scienziati del loro tempo. La ricerca intellettuale retta è un dono che aiuta nella ricerca di Dio e permette di aiutare anche gli altri. Vengono da lontano, sono coraggiosi, hanno messo da parte la loro vita e i loro agi per cercare la perla preziosa, il tesoro nascosto nel campo.

C'è bisogno oggi di nuovi Magi, coraggiosi, veramente convertiti a Gesù Cristo, unico Salvatore e Mediatore tra Dio e gli uomini, che lo mettano al centro della loro vita, capaci di avere spirito critico, non soltanto emotivi e manipolabili o concentrati sulla propria soggettività.

dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? … Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

I Magi chiedono e si devono confrontare con la Scrittura e con la Chiesa di allora. Tante volte la ricerca di Dio comincia, proprio perché sono pagani quelli che lo cercano, con segni vari anche strani. Ma Dio guida le persone di buona volontà. Però è indispensabile arrivare a confrontarsi con la Scrittura. C'è chi crede di essere cristiano e tarda a confrontarsi con la Scrittura, cerca altre cose, inquina la sua fede con saggezze mondane o pagane, si appoggia su segni che non possono essere basi di fede, devozioni traviate o rivelazioni private che oltre a rimanere sempre soltanto rivelazioni private, spesso non sono nemmeno confermate dalla Chiesa. Questo è un immenso scempio che aumenta la confusione nella Chiesa.

quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo

Erode conosce la verità, ma la vede come una minaccia. Vuole annullarla, ma non ci riuscirà, perché la Parola di Dio si compie sempre. Anzi, rifiutandola, questa Parola mandata per salvare anche lui, diventerà la sua condanna. Il suo rifiuto genererà anche molteplici sofferenze. Questa è una verità “dura” ma fondamentale per la nostra fede: la Parola di Dio si compie sempre, Roccia di salvezza per i credenti, condanna per coloro che non hanno amore per la verità.

Come i Magi camminiamo alla Luce del Salvatore, e, cercatori di Dio, diventiamo anche segni sulla strada a tutti coloro che cercano la Salvezza.

Un mezzo semplice per aiutarci ad orientare la nostra vita a Cristo è di guardare fin da ora al 4 aprile 2021, preparandoci a celebrare la Pasqua.

 

Prima Lettura  Is 60,1-6
La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaia
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 71
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

 
Seconda Lettura  Ef 3,2-3a.5-6

Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Canto al Vangelo  Cf Mt 2,2
Alleluia, alleluia.

Abbiamo visto la tua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore
Alleluia.

  

Vangelo  Mt 2,1-12
Siamo venuti dall'oriente per adorare il re.

Dal vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

 

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