Quando ero ragazzo e cercavo di
comprendere se il Vangelo fosse vero o meno mi dicevo: “però se tutti vivessero
secondo il Vangelo il mondo andrebbe molto meglio: attenzione agli altri e
fiducia in Dio e la sua provvidenza per quanto ti riguarda. Andrebbe certamente
meglio, anzi, sarebbe un paradiso!
Questo non risolveva il problema della morte
che mi assaliva, ma mi faceva stimare profondamente la proposta evangelica. Molti
mettendosi ala servizio degli altri arrivano alla fede. Ho sempre ammirato queste
persone generose. Purtroppo per me è stato il cammino inverso: non ho mai avuto
questa generosità interiore o questa audacia alla quale invita Blaise Pascal. Ma
la verità è che quando ho scoperto il Signore, anche attraverso la sua
generosità che ha preso i davanti, il mio rapporto con la vita e la relazione
con gli altri, ma soprattutto immediatamente con i beni materiali e i soldi ha
avuto un profondo cambiamento di cui non mi sono mai pentito, ricevendo in
cambio una vita infinitamente migliore e il centuplo in provvidenza. È stato un
frutto evidente dell’incontro con Cristo! “Vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo” (Gv
15, 16b) Se invece la tua fede non
tocca il tuo rapporto con i soldi, preoccupati. Abramo va aldilà del dovere
sacro dell’ospitalità comune in quei tempi tra tutti i popoli. Il brano della genesi
di oggi mostra un Abramo, molto anziano, che all'ora più calda del giorno, non delega a nessuno l’accoglienza
degli ospiti di passaggio. Gesù chiede lo stesso atteggiamento ai suoi
discepoli di fronte alla folla da nutrire, invitandoli ad avere i suoi stessi sentimenti di compassione. Questa generosità ingloba tutta la vita.
San Paolo si rallegra di soffrire per la Chiesa: è imitazione del Maestro
crocifisso per la redenzione di tutti e parte della sua missione fin dall’inizio.
“E io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per
il mio nome” dice il Signore ad
Anania di Damasco parlando di Saulo (Atti 9,16)
PRIMA LETTURA (Gn 18, 1-5)
Abramo accoglie gli angeli alle Querce di
Mamre.
Dal libro della Genesi
In quei giorni, il Signore apparve a Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso
di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si
prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi
occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un
po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un
boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo
che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai
detto». Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 15 [14], 2-5)
Rit.: Chi teme il Signore, abiterà nella sua
tenda.
Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la
verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. Rit.
Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai
suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Rit.
Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro
l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. Rit.
SECONDA LETTURA (Col 1, 24-28)
Il mistero nascosto da secoli, ora è
manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do
compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore
del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la
missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di
Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi
santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero
in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che
noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per
rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Parola
di Dio.
CANTO AL VANGELO (cfr Lc 4, 18)
Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il
lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione. Alleluia.
VANGELO (Mc
6, 30-44)
Gesù ebbe compassione della folla.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli
riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed
egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi
un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano
neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con a barca verso un luogo
deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le
città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione
di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro
molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli
dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando
per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma
egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo
andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli
disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque,
e due pesci». E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E
sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci,
alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi
discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste
piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano
cinquemila uomini. Parola del Signore.
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