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mercoledì 27 gennaio 2021

PERCHE' MI PARLI IN PARABOLE? PERCHE' TU TI METTA IN DISCUSSIONE! / mercoledì III sett. T.O.




 

La prima parabola che riporta Marco nel suo Vangelo è quella del Seminatore perché se Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?” L’ascolto è fondamentale per essere salvato e se il cuore è indisponibile (reso tale dal demonio, dall’incostanza, dalle preoccupazioni del mondo e dalla seduzione della ricchezza e da tutte le altre passioni) non ci può essere ascolto, non ci può essere frutto. Non basta pregare. Posso pregare una vita intera e seguire sempre i miei schemi, perfino la “cultura del rispetto”, o la mia presunzione di già sapere tutto. Dobbiamo essere tutti attenti a questa peste: pensare di essere già arrivati (almeno ad un buon punto). San Paolo ha incontrato subito questo nelle sue comunità (“Già siete sazi, già siete diventati ricchi; senza di noi già siete diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi.” (1 Cor 4,8). Ecco perché Gesù parla in parabole a quelli di fuori: affinché si possano interrogare:  “Ma io non capisco ciò che dice, perché? Signore fammi capire, apri il mio cuore e la mia mente alla tua Parola”. Quante volte ho vissuto dialoghi del genere:  – “Tu leggi il Vangelo?” – “No Padre. Ci ho provato ma non lo capisco!” – “Dai. Persevera, chiedi al Signore la grazia di entrare nella Parola”. Dovrei, sulla base di questo Vangelo dire : “ti sembra un motivo sufficiente per non leggere il Vangelo, se Gesù ha detto che la Parola è il pane di cui vive l’uomo? Perché non ti sei messo in discussione? Perché non hai cominciato a bussare nella preghiera?” La verità è che siamo tutti deboli nella perseveranza, molto meno motivati per la salute eterna che per la salute fisica, i soldi, il successo terreno di ogni genere…  

Gli ebrei dicono a Mosè: ci riferirai quanto il Signore nostro Dio ti avrà detto e noi lo ascolteremo e lo faremo”. (Deuteronomio 5,27). La Bibbia insiste continuamente sullo spirito di docilità e gli ebrei lo insegnano con bellissimi racconti  per piccoli e … grandi! Ma io voglio raccontarlo con un fioretto verosimile e toccante di un giovane prete. Mandato in una parrocchia desertificata, racconta come il Signore lo ha aiutato attraverso Gabriel, un piccolo down che voleva fare il chierichetto. Come spiegargli su due piedi come si serve a messa? Allora gli dice: “Devi fare tutto quello che faccio io, okay?” e commenta: non sapevo che bambini così sono i più obbedienti al mondo e quando ho baciato l’altare il piccolo ci è rimasto attaccato. Dopo la messa gli spiego  meglio quello che deve fare e anche che baciare l’altare è come un bacio a Gesù ma è riservato al prete. “Dai, voglio baciarlo anch’io!” “Guarda, facciamo così: lo bacerò io per entrambi!” Alla domenica successiva Gabriel poggia la sua guancia sull’altare e con un grande sorriso sul suo visino non la staccava più. “Gabriel, ti aveva detto che baciavo io l’altare per entrambi”. “Ma io non l’ho baciato. È Gesù che mi ha riempito di baci!” Conclude il prete: Questo ha rivoluzionato il mio approccio all’altare e dico: “Gesù, baciami come Gabriel”. Attraverso Gabriel il Signore ha reso più fecondo il mio  ministero, ricordandomi che è Lui che opera.

A proposito, non si vedono più piccoli Down in giro... forse perché si è applicato  il Vangelo nei loro confronti?

 

Prima Lettura   Eb 10,11-18  
Ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
«Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro
dopo quei giorni, dice il Signore:
io porrò le mie leggi nei loro cuori
e le imprimerò nella loro mente»,
dice: «e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
    

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 109

Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.  

Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».

Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!

A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.

Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».

  

Canto al Vangelo   Mc 4,19

Alleluia, alleluia.

Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia.

 

Vangelo   Mc 4,1-20 
Il seminatore uscì a seminare. 

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

 

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