La prima parabola che riporta Marco nel suo Vangelo è quella del Seminatore
perché se “Non capite questa
parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?” L’ascolto è fondamentale per essere salvato e se il
cuore è indisponibile (reso tale dal demonio, dall’incostanza, dalle
preoccupazioni del mondo e dalla seduzione della ricchezza e da tutte le altre
passioni) non ci può essere ascolto, non ci può essere frutto. Non basta
pregare. Posso pregare una vita intera e seguire sempre i miei schemi, perfino la
“cultura del rispetto”, o la mia presunzione di già sapere tutto. Dobbiamo essere
tutti attenti a questa peste: pensare di essere già arrivati (almeno ad un buon
punto). San Paolo ha incontrato subito questo nelle sue comunità (“Già
siete sazi, già siete diventati ricchi; senza di noi già siete diventati re.
Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi.” (1 Cor 4,8). Ecco
perché Gesù parla in parabole a quelli di fuori: affinché si possano
interrogare: “Ma io non capisco ciò che dice,
perché? Signore fammi capire, apri il mio cuore e la mia mente alla tua Parola”.
Quante volte ho vissuto dialoghi del genere: – “Tu leggi il Vangelo?” – “No Padre. Ci ho
provato ma non lo capisco!” – “Dai. Persevera, chiedi al Signore la grazia di
entrare nella Parola”. Dovrei, sulla base di questo Vangelo dire : “ti
sembra un motivo sufficiente per non leggere il Vangelo, se Gesù ha detto che la
Parola è il pane di cui vive l’uomo? Perché non ti sei messo in discussione? Perché
non hai cominciato a bussare nella preghiera?” La verità è che siamo tutti deboli
nella perseveranza, molto meno motivati per la salute eterna che per la salute
fisica, i soldi, il successo terreno di ogni genere…
Gli ebrei dicono a Mosè: “ci riferirai quanto il Signore nostro Dio ti avrà detto e noi lo ascolteremo e lo faremo”. (Deuteronomio 5,27). La Bibbia insiste continuamente sullo spirito di docilità e gli ebrei lo insegnano con bellissimi racconti per piccoli e … grandi! Ma io voglio raccontarlo con un fioretto verosimile e toccante di un giovane prete. Mandato in una parrocchia desertificata, racconta come il Signore lo ha aiutato attraverso Gabriel, un piccolo down che voleva fare il chierichetto. Come spiegargli su due piedi come si serve a messa? Allora gli dice: “Devi fare tutto quello che faccio io, okay?” e commenta: non sapevo che bambini così sono i più obbedienti al mondo e quando ho baciato l’altare il piccolo ci è rimasto attaccato. Dopo la messa gli spiego meglio quello che deve fare e anche che baciare l’altare è come un bacio a Gesù ma è riservato al prete. “Dai, voglio baciarlo anch’io!” “Guarda, facciamo così: lo bacerò io per entrambi!” Alla domenica successiva Gabriel poggia la sua guancia sull’altare e con un grande sorriso sul suo visino non la staccava più. “Gabriel, ti aveva detto che baciavo io l’altare per entrambi”. “Ma io non l’ho baciato. È Gesù che mi ha riempito di baci!” Conclude il prete: Questo ha rivoluzionato il mio approccio all’altare e dico: “Gesù, baciami come Gabriel”. Attraverso Gabriel il Signore ha reso più fecondo il mio ministero, ricordandomi che è Lui che opera.
A proposito, non si vedono più piccoli Down in giro... forse perché si è applicato il Vangelo nei loro confronti?
Prima
Lettura Eb 10,11-18
Ha reso perfetti per sempre quelli che
vengono santificati.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, ogni
sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte
volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo,
invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre
alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello
dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre
quelli che vengono santificati.
A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
«Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro
dopo quei giorni, dice il Signore:
io porrò le mie leggi nei loro cuori
e le imprimerò nella loro mente»,
dice: «e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
Salmo
Responsoriale Dal Salmo 109
Tu
sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al
mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo
potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e
non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
Canto
al Vangelo Mc 4,19
Alleluia,
alleluia.
Il seme è la parola di
Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Mc 4,1-20
Il seminatore uscì a seminare.
Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù
cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla
enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare,
mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
«Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte
cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte
cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò
perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e,
non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero,
la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e
diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento
per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo
interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il
mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in
parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non
comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le
parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro
nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana
e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso
sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma
non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di
qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato
la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della
ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza
frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che
ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il
cento per uno».
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