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sabato 2 gennaio 2021

ANDARE OLTRE PER CONOSCERE DIO / santi Basilio e Gregorio Nazianzeno - 2 gennaio

 


Giovanni Battista vuole evitare a tutti i costi di essere preso per il Messia e che le persone si fermino a lui. Bisogna andare oltre lui, verso Colui che non conosciamo, o così poco, così male. Ci accontentiamo spesso di povere immagini, di poche nozioni, magari assimilate male , e ci crediamo maestri, affermando di conoscerlo: “Gesù esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.” (Gv 7:28; vedi anche Gv 8:19; 8:55; Gv 14:7 …)

Giovanni Battista non pretende neppure di proporre un modello di perfezione. La vita eterna e la perfezione non si possono meritare, sono un dono gratuito che bisogna accogliere. La missione di Giovanni Battista è di gridare: togliete gli ostacoli che impediscono al Signore di venire a salvarvi. Quando l’attenzione a sé stessi diventa il centro di tutto, il Signore non può entrare. Questo vale chiaramente per il peccato, specie se facciamo alleanza con il male e il maligno. Ma la ricerca della perfezione, dell’ adempimento della legge può prendere il posto della Speranza, dell’attesa della venuta del Signore e diventare un ostacolo formidabile alla salvezza. Tieni la porta aperta, sempre, con fiducia. Se entra non si scandalizzerà della tua miseria, del tuo peccato. è venuto proprio perché siamo miseri e peccatori. Se bussa, aprigli, senza esitare, così come sei. Non lasciare che passi via. Non saremo mai “presentabili”. Il malato non aspetta di essere guarito per aprire al medico.

La sua promessa è LA VITA ETERNA. Ma a te interessa la Vita Eterna? Oppure tutto per te si trova, o dovrebbe trovarsi qui? Il rischio di limitarci alla vita terrena minaccia tutti, in ogni secolo e in ogni ambiente. Ma forse questa generazione in modo particolare ha perso la Speranza nella Vita Eterna. 

Basilio e Gregorio Nazianzeno invece hanno dedicato molte energie per conoscere meglio Dio e annunciarlo agli uomini della loro generazione. In particolare c'erano allora discussioni su come presentare Dio Trinità partendo dalla Bibbia e si arrivò al dogma. Ma a che serve il dogma della Trinità? Non basta amare? Dalla Rivelazione del Mistero di Dio discende una visione del mondo e dell’uomo che nutre la nostra vita quotidiana.  

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 22-28
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 97
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! 
 
Canto al Vangelo
   Eb 1,1-2
Alleluia, alleluia.

Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.


Vangelo   
Gv 1, 19-28

Dopo di me verrà uno che è prima di me.

Dal vangelo secondo Giovanni.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

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