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lunedì 11 gennaio 2021

PER QUALE MOTIVO SEGUIRE GESU'? / Lunedì, prima settimana del Tempo Ordinario



Cosa ha motivato i primi discepoli a seguire Gesù? Cosa motiva i discepoli di ogni tempo?

Un ragazzo mi dice: io non riesco più tanto a credere c'è troppa corruzione nel mondo. Gesù annuncia la venuta del Regno di Dio mentre il Battista è stato gettato in prigione. Forse Dio verrà ad annientare Erode o cambiare il suo cuore e il Battista sarà liberato… Ma Giovanni viene ucciso e per il motivo più abietto e Dio non fa nulla. Eppure continuano a credere…

Ha ragione chi dice che Dio non serve a niente, che dobbiamo servirlo gratuitamente? Molti si fanno scrupolo di rivolgersi a Dio solo quando hanno bisogno! Ma tutta questa capacità di gratuità, chi ce l’ha? L’errore è di credere che esiste un momento in cui non ho bisogno di Dio. Dio entra sempre nella vita degli uomini attraverso un soccorso o una promessa. Ad Abramo Dio promette una discendenza e realizza la sua promessa. Ai primi discepoli Gesù dice: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E così fu. Il Vangelo non inganna. Siamo noi che lo comprendiamo poco a poco, come i discepoli, passando dalle nostre attese alla Speranza in Dio che non delude.

Quale promessa ti ha fatto Dio?

“Essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui”

Non esiste altro modo per seguire il Signore che di lasciare tutto. Anche se in questa avventura i discepoli portano se stessi e tutta la loro imperfezione, essi lasciano tutto. Probabilmente si danno una possibilità di tornare indietro se dovessero rendersi conto che la cosa non è autentica, o non è per loro. È la caratteristica di ogni fidanzamento, di ogni evangelizzazione, anche quando il cuore comprende subito che è per sempre. È necessaria una dimensione razionale nelle scelte di vita. Ma l’unica risposta alla chiamata è il movimento. 

Ci sono tantissimi motivi per avere bisogno di Dio e per cercarlo, ma l'unico motivo per seguire Gesù è essere chiamati da lui.

 

Prima Lettura   Eb 1, 1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dalla lettera agli Ebrei
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
«Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»?
e ancora:
«Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio»?
Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
«Lo adorino tutti gli angeli di Dio». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 96 
Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Giustizia e diritto sostengono il suo trono.

Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
A lui si prostrino tutti gli dèi!

Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi. 

Canto al Vangelo
    Mc 1,15
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
convertitevi e credete al vangelo.
Alleluia.
 
Vangelo
   Mc 1, 14-20
Convertitevi e credete al vangelo.

Dal vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. 

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