La Parola del Signore, la sua chiamata, fa di Samuele un grande profeta e una grande personalità. Questo
cammino non esclude la sofferenza, la croce. Infatti già la sua prima missione come
portatore della Parola di Dio esige molto coraggio perché condanna lo stesso
sacerdote che ospita lui, piccolo bambino lontano dalla protezione della sua
famiglia. Ma il bene che deriva dalla sua missione è immenso e a favore della
salvezza di tutti.
Anche gli Apostoli sono stati chiamati per nome e investiti di una missione che li ha colmati in tutti i sensi, di gioia, di apertura ad orizzonti impensati e anche di sofferenza. Simone di Giovanni, umile artigiano pescatore, nella sua fragilità è diventato veramente la Roccia, anche se, quando ascolta la sua umanità senza metterla nelle mani del Signore egli ritrova tutta la sua debolezza (Galati 2, 11-14). Però il bilancio tra il bene che ne ricava e il prezzo umano delle sue scelte è positivo in modo assoluto. Siamo stati “comprati a caro prezzo” dal nostro Redentore! E se siamo stati liberati dalla schiavitù, ci conviene seguirlo fino in fondo, rialzandoci dopo ogni caduta, appoggiati alla fedeltà e all’amore infinito del Signore.
Prima
Lettura 1 Sam 3, 3b-10. 19
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Samuèle
dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da
Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato,
torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli
dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho
chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non
aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola
del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò
nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli
comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a
dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti
ascolta"». Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte:
Samuèle, Samuèle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti
ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle
sue parole.
Salmo
Responsoriale Dal Salmo 39
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato
nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta
non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
«Nel rotolo del libro
su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua
giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Seconda
Lettura 1 Cor 6, 13c-15, 17-20
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, il corpo non
è per l'impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha
risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore
forma con lui un solo spirito. State lontani dall'impurità! Qualsiasi peccato
l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all'impurità, pecca contro
il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo
avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati
comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Canto
al Vangelo Gv 1,41.17b
Alleluia,
alleluia. «Abbiamo trovato il Messia»: la grazia e
la verità vennero per mezzo di lui. Alleluia.
Vangelo Gv 1,35-42
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni
stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava,
disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare
così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove
dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli
dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era
Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e
gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse
da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio
di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.
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