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lunedì 11 gennaio 2021

FRATELLI TUTTI / 64. L'amore politico.

 

Don Luigi Sturzo testimone dell'impegno politico come carità.

L’amore politico

180. Riconoscere ogni essere umano come un fratello o una sorella e ricercare un’amicizia sociale che includa tutti non sono mere utopie. Esigono la decisione e la capacità di trovare i percorsi efficaci che ne assicurino la reale possibilità. Qualunque impegno in tale direzione diventa un esercizio alto della carità. Perché un individuo può aiutare una persona bisognosa, ma quando si unisce ad altri per dare vita a processi sociali di fraternità e di giustizia per tutti, entra nel «campo della più vasta carità, della carità politica».[165] Si tratta di progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale.[166] Ancora una volta invito a rivalutare la politica, che «è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune».[167]

181. Tutti gli impegni che derivano dalla dottrina sociale della Chiesa «sono attinti alla carità che, secondo l’insegnamento di Gesù, è la sintesi di tutta la Legge (cfr Mt 22,36-40)».[168] Ciò richiede di riconoscere che «l’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore».[169] Per questa ragione, l’amore si esprime non solo in relazioni intime e vicine, ma anche nelle «macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici».[170]

182. Questa carità politica presuppone di aver maturato un senso sociale che supera ogni mentalità individualistica: «La carità sociale ci fa amare il bene comune e fa cercare effettivamente il bene di tutte le persone, considerate non solo individualmente, ma anche nella dimensione sociale che le unisce».[171] Ognuno è pienamente persona quando appartiene a un popolo, e al tempo stesso non c’è vero popolo senza rispetto per il volto di ogni persona. Popolo e persona sono termini correlativi. Tuttavia, oggi si pretende di ridurre le persone a individui, facilmente dominabili da poteri che mirano a interessi illeciti. La buona politica cerca vie di costruzione di comunità nei diversi livelli della vita sociale, in ordine a riequilibrare e riorientare la globalizzazione per evitare i suoi effetti disgreganti.

[165] Pio XI, Discorso alla Federazione Universitaria Cattolica Italiana (18 dicembre 1927): L’Osservatore Romano (23 dicembre 1927), 3.

[166] Cfr Id., Lett. enc. Quadragesimo anno (15 maggio 1931), 88: AAS 23 (1931), 206-207.

[167] Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), 205: AAS 105 (2013), 1106.

[168] Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 2: AAS 101 (2009), 642.

[169] Lett. enc. Laudato si’ (24 maggio 2015), 231: AAS 107 (2015), 937.

[170] Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 2: AAS 101 (2009), 642.

[171] Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, 207.

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