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mercoledì 13 gennaio 2021

IN GIAPPONE PIU' MORTI PER SUICIDIO CHE PER COVID / mercoledì, prima sett. T.O.

 

Ai piedi del monte Fuji, la foresta dei suicidi in Giappone.

Solo uno che attraversasse fino in fondo la morte anche fisica poteva dimostrarci che essa non ha un potere assoluto. Ma tutti attraversano un giorno o l’altro la morte e non ci salvano. Gesù però è morto per amore. Ma molte persone muoiono per amore, salvando altri oppure immolandosi ad un amore disperato, e non ci salvano. Perché Gesù toglie il suo potere alla morte?

Gesù ci salva perché ha sempre disobbedito alla paura della morte che voleva accerchiare anche lui, calpestando il suo potere in ogni dimensione della vita, pur vivendo sentimenti umani. Qualcuno mi chiede: ma Gesù non ha mai fatto un po’ di ricreazione? Certamente sì. La vita di fede del Popolo guidato da Dio è piena di feste con canti e balli, banchetti gioiosi e giochi. Ma Gesù non ha lasciato l’egoismo, l’individualismo, la ricerca di potere, entrare nella sua vita, nemmeno in quei momenti. Noi invece separiamo servizio e divertimento fino ad opporli, perché ci pesa uscire da noi stessi. “Negozio” per gli antichi era appunto “negazione dell’ozio” e l’ozio appariva la condizione ideale dell’uomo, che poteva fare ciò che voleva. L’ “ozio” sta ridiventando un ideale sociale sempre più diffuso: non dover rendere conto a niente e nessuno, nemmeno alla propria condizione o natura, ma poter decidere perfino di essere quello che voglio. È la “autopoiesi” o “farsi da sé”, in modo assoluto. Chiaramente è un'illusione dannosa che porta verso lo squilibrio mentale e a paure crescenti e distacchi dalla realtà fino al suicidio. In Giappone i suicidi sono da tempo molto numerosi. Papa Francesco nel suo viaggio in Giappone ha chiesto ai cristiani di impegnarsi molto su questo fronte. Fermiamoci per alcune osservazioni. Il suicidio è il segno che la morte non è solo fisica: per sfuggire da un'esistenza che ritengo di morte preferisco negarla. L’uomo è chiamato alla crescita, ma senza prescindere dalla sua natura. Egli si realizza nella donazione e quindi nel servizio e nella relazione. Senza speranza la sua vita, anche nel divertimento, diventa senza senso. Però la crescita dell'uomo quaggiù è sempre imperfetta e quindi solo la Speranza in Dio può sostenerlo davvero. Infatti la contemplazione di Dio è già riposo. Don Bosco notava che non è divertimento ciò che porta con sé rimorso.

Con una vita irreprensibile, tutta aderente alla realtà di Dio e della Creazione, l'uomo Gesù non ha mai permesso alla morte di entrare nella sua vita per uccidere la sua Speranza nella Promessa di Dio, come facciamo tutti invece in Adamo. Chi affida la propria vita a Gesù come Salvatore e gli obbedisce comincia ad uscire dall'ombra della morte. Gesù ci libera dalla schiavitù della morte e del demonio. La forza di questo Annuncio è tale che Gesù può lasciare i villaggi dove ha predicato, sicuro che si svilupperà come il seme gettato nella terra buona.

 

Prima Lettura   Eb 2, 14-18
Egli doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare misericordioso.

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e aver sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 104
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.  

Canto al Vangelo 
  Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


Vangelo 
  Mc 1, 29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

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