“Chi commette il
peccato viene dal diavolo!” invece “Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato,”! Mamma mia!
Poveri noi! Come si fa allora?
Questi versetti confondono perché è la nostra visione
del peccato che è distorta. È veramente desolante che ancora oggi, in
particolare a più di 50 anni dalla chiusura del Concilio (praticamente tutti i
preti che fanno pastorale sono stati formati dopo il Concilio) ci siano persone
che si confessano perché non sono andati a messa essendo ammalati quel giorno,
oppure, confessano sentimenti e pensieri chiaramente involontari, oppure che credono che sia obbligatorio confessarsi ogni volta che
si vuole fare la comunione, che non sanno distinguere un peccato grave dai peccati che sono veniali davanti a Dio.
San Giovanni parla DEL peccato. Il peccato
fondamentale è di non credere in Gesù come Signore al quale riferire la mia vita
e la mia speranza. Ossia il peccato è non lasciarmi guidare dallo Spirito Santo
e dalla Parola. Chi rifiuta Gesù come Signore non può essere salvato. Chi rifiuta
la Chiesa per chiudersi nella propria soggettività non è più sulla strada di Dio.
Rompo l’Alleanza con Dio anche commettendo peccati gravi “ad occhi aperti”. Ma spesso
ci sono tanti motivi che impediscono agli occhi di essere totalmente aperti. La
vita cristiana non è dover essere perfetti – nessuno lo è – ma conoscere il Signore,
dimorare con Lui, vedere dove dimora, e seguirlo da discepoli. Gesù nel Vangelo di
oggi, non comincia ad insegnare un codice di comportamento, anche se lo farà dopo,
ancora meno un codice di comportamento chiuso, ma dice: “Venite e vedete”, ed
essi seguono Gesù.
Prima
Lettura 1 Gv 3, 7-10
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Risuoni
il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.
Davanti
al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.
Canto al Vangelo Eb 1,1-2
Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.
Vangelo Gv 1, 35-42
Abbiamo trovato il Messia.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo
su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli,
sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove
dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli
dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era
Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e
gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse
da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio
di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
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