I talenti che ci ha dato il Signore sono tanti e vari. Metterli al
servizio suo e del prossimo è una cosa necessaria e buona. Ma i talenti che
abbiamo in proprio in quanto cristiani sono il Vangelo e la saggezza dello
Spirito Santo. Per entrare nella gioia in paradiso come servi buoni e fedeli
non sarà necessario aver avuto ed esercitato molti talenti secondo il mondo, ma
aver vissuto il Vangelo.
Ma, tra i cristiani, chi ha letto veramente il Vangelo, anche una volta
sola? Tante volte ascolto conversazioni o leggo articoli sulle cose da fare, su
come deve essere la Chiesa, sul Papa, fatti da persone che del Vangelo non
sanno nulla o quasi. Ma anche noi possiamo avere grande beneficio ad
approfondire la nostra conoscenza delle parole e del pensiero di Gesù e degli
apostoli.
Perché non approfittare del nuovo lockdown iniziato ieri sera per leggere
tutto il Nuovo Testamento? Potrebbe dare una vera svolta alla nostra vita!
Anche se pratichiamo già la chiesa e i sacramenti assiduamente … In ogni caso
ci arricchirà e il Signore ce ne renderà merito.
Prima
Lettura Pr 31,10-13.19-20.30-31
La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.
Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 127
Beato chi teme il Signore.
Beato chi teme il
Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite
feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Seconda Lettura 1 Ts 5,1-6
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli,
non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del
Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e
sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna
incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa
sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del
giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Canto al Vangelo Gv 15,4.5
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
Vangelo Mt
25,14-30 (Forma breve Mt 25,14-15.19-21)
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Dal
vangelo secondo Matteo
[ In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e
consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un
altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. ]
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò
altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri
due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel
terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
[ Dopo
molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,
dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati
altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei
stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone”. ]
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai
consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e
fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere
su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse:
“Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli
dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento
sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non
ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio
denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a
chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto
anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà
pianto e stridore di denti”».
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