Messa "da coronavirus" a Partinico. |
In questo
Avvento ci sono novità come il Messale, atteso da tanto tempo… Ma iniziamo
anche con una grande povertà. Oltre alla pandemia con persone che conosciamo ammalate
o morte e la precarietà generale, ci colpisce nel profondo che i fratelli e
sorelle di altri comuni non possono radunarsi con noi. In altre nazioni è peggio.
La Francia mantiene il limite di 30 persone per ogni messa, anche nelle chiese
molto grandi. Altri non possono proprio celebrare. Nel Concistoro di ieri 2 nuovi
cardinali non sono potuti venire, altri hanno dovuto anticiparsi per fare la
quarantena prima a Roma…
Ma se tocchiamo
con mano che grande dono è di poterci radunare nello stesso luogo, di poterci
abbracciare (che “scoperta” quando sarà possibile farlo di nuovo!), sappiamo che
il Signore è Spirito e dove c'è lo Spirito, Egli è presente. Tra chi può
celebrare l’Eucaristia e chi ne è privato, riceve più grazie colui che fa più
fedelmente la volontà di Dio. È più unito alla comunità chi si sottomette più
pienamente a Dio (Atti 5,32).
Che la
povertà della grotta di Betlemme, imposta e non certamente scelta da Giuseppe e
Maria per il loro bambino che deve nascere, sia la nostra Stella per
comprendere questo tempo. Siamo in un parto. Quando è nato il bambino passa il
dolore e subentra la gioia perché è un uomo è venuto al mondo, ma durante il
parto la donna è prigioniera di questo processo. Noi cristiani abbiamo una
Parola molto forte per affrontare la prova attuale, ma non possiamo evitarla, è inutile cercare di fuggirla. Beato
chi la vivrà come un kairos, un tempo favorevole, ricco di insegnamenti e di
grazie di conversione.
Prima
Lettura Is 63, 16b-17.19b; 64, 2-7
Se tu
squarciassi i cieli e scendessi!
Dal libro del profeta Isaia
Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 79
Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvati.
Tu, pastore
d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
Dio degli
eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua
mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Seconda
Lettura 1 Cor 1, 3-9
Aspettiamo la
manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli,
grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che
vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i
doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca
più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro
Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno
del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati
chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Canto
al Vangelo Sal 84,8
Alleluia,
alleluia.
Mostraci,
Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
Vangelo Mc 13, 33-37
Vegliate: non
sapete quando il padrone di casa ritornerà.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un
uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi
servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla
sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che,
giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
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