Per entrare alla festa di nozze (nel Regno di Dio, nel
paradiso) bisogna avere olio alla propria lampada. Non dando olio alle
stolte, le vergini sagge non sono egoiste, perché questo olio è la Sapienza, lo Spirito Santo accumulato (prima lettura). Non si compra, è
gratuito ma è personale nella misura in cui è frutto del mio cammino spirituale,
delle opere buone che hanno trasformato il mio cuore.
L’olio è la Sapienza dell’amore cioè include la croce. Non si ama senza rinunciare a sé stessi. E non si rinuncia totalmente a sé stessi senza essere sicuri dell’amore di Dio, senza fargli fiducia totalmente. La fiducia riguarda quindi anche la Vita Eterna, la Risurrezione (seconda lettura). Se non credo nella Risurrezione, mia e dei miei cari, la mia fede è vana e per san Paolo siamo i più infelici tra gli uomini.
La Sapienza è amore, croce e risurrezione, fede.
Don Bosco interroga un gruppetto di alunni: “sentite!,
un angelo mi ha appena detto che c'è la fine del mondo fra mezz’ora. Che fate?”
Chiaramente i ragazzi credono veramente che un angelo ha parlato a don Bosco. –
“corro a confessarmi!” dice uno; - “vado in cappella a pregare!” dice un altro.
E ognuno dice quello che farà di fronte a questa notizia terrificante. “E tu?”
chiede don Bosco a Domenico Savio. – “continuo a giocare! – dice il piccolo Domenico
- perché Lei ci ha insegnato che conta
fare la volontà di Dio nel quotidiano, adesso è il tempo della ricreazione e dobbiamo
giocare”.
Domenico Savio aveva olio per la sua lampada e ci dà
un buon consiglio per averne anche noi: abbandonarci a Dio che ci ama e fare la
sua volontà momento per momento.
Prima
Lettura Sap 6,12-16
La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
Dal libro della Sapienza
La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 62
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O
Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così
nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così
ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando
nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
Seconda Lettura 1 Ts 4,13-18 forma breve 4, 3-14
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai
Tessalonicesi
[ Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza
a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri
che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così
anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. ]
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che
saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su
quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce
dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima
risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in
vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al
Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Canto al Vangelo Mt 24,42.44
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.
Vangelo Mt 25,1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e
uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le
stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece,
insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo
sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte
dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si
spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che
erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi
arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore,
aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
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