Speranza
54. Malgrado queste dense ombre, che non vanno ignorate, nelle pagine
seguenti desidero dare voce a tanti percorsi di speranza. Dio infatti continua
a seminare nell’umanità semi di bene. La recente pandemia ci ha permesso di
recuperare e apprezzare tanti compagni e compagne di viaggio che, nella paura,
hanno reagito donando la propria vita. Siamo stati capaci di riconoscere che le
nostre vite sono intrecciate e sostenute da persone ordinarie che, senza
dubbio, hanno scritto gli avvenimenti decisivi della nostra storia condivisa:
medici, infermieri e infermiere, farmacisti, addetti ai supermercati, personale
delle pulizie, badanti, trasportatori, uomini e donne che lavorano per fornire
servizi essenziali e sicurezza, volontari, sacerdoti, religiose, hanno capito
che nessuno si salva da solo.[51]
55. Invito alla speranza,
che «ci parla di una realtà che è radicata nel profondo dell’essere umano,
indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in
cui vive. Ci parla di una sete, di un’aspirazione, di un anelito di pienezza,
di vita realizzata, di un misurarsi con ciò che è grande, con ciò che riempie
il cuore ed eleva lo spirito verso cose grandi, come la verità, la bontà e la
bellezza, la giustizia e l’amore. […] La speranza è audace, sa guardare oltre
la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono
l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e
dignitosa».[52] Camminiamo
nella speranza.
[51] Cfr Momento straordinario
di preghiera in tempo di epidemia (27 marzo 2020): L’Osservatore
Romano, 29 marzo, p. 10; Messaggio per la 4ª
Giornata Mondiale dei Poveri (13 giugno 2020), 6: L’Osservatore
Romano, 14 giugno 2020, p. 8.
[52] Saluto ai giovani del
Centro Culturale Padre Félix Varela, L’Avana – Cuba (20 settembre
2015): L’Osservatore Romano, 21-22 settembre 2015, p. 6.
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