Visualizzazioni totali

sabato 14 novembre 2020

CONTRO L'ANTICRISTO : CONVERSIONE E CALMA, ABBANDONO CONFIDENTE / sabato XXXII sett. T.O.


 

In questi due giorni ascoltiamo la proclamazione liturgica delle brevi seconda e terza lettera dell’Apostolo Giovanni. Ieri il brano comprendeva quasi tutta la lettera, parlando anche dalla natura dell’anticristo: sono i seduttori che vanno oltre la dottrina sicura insegnata dagli Apostoli. La Chiesa invita a chiudersi decisamente a chi specula sulla curiosità delle persone o la loro ansia di sapere invece di invitarle ad impegnare tutte le proprie forze nella perseverante conversione personale e nella calma (Isaia 30,15 Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza». Ma voi non avete voluto”). Purtroppo il fenomeno dei seduttori e degli anticristi continua attraverso i secoli. Ad ogni generazione ce ne sono. Il gioco di satana è molto semplice: mettere in secondo piano Gesù Cristo unico Mediatore e Salvatore e la conversione a lui, fino all’allontanamento totale. Una linea di azione di Satana è far passare per fede e spiritualità l’affannosa ricerca di grazie, di apparizioni e prodigi, di segreti particolari. Mentre Gesù è venuto a salvare le persone e dare valore alla loro condizione umana.

Della terza lettera, letta oggi, si parla solo dell’esempio eccellente di Gaio e si omette quello di Diotrefe, che ambisce il primo posto nella comunità, e sparla degli apostoli e rifiuta di accoglierli. Sconcerta un po’ che pochi decenni dopo la risurrezione, nelle comunità fondate dagli Apostoli stessi per mezzo dell’annuncio del Messia crocifisso, si possano trovare situazioni come queste! È segno che questa è la natura umana quando non si apre a Dio. Questo ci mette in guardia tutti! Come ci ammonisce Gesù nel Vangelo di oggi, preghiamo con perseveranza, ma “non come persone fissate che credono di essere ascoltate moltiplicando le parole come i pagani”, ma piuttosto “Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere”. (Lc 8:18)

 

Prima Lettura  3 Gv 1,5-8
Dobbiamo accogliere i fratelli per diventare collaboratori della verità.

Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo
Carissimo [Gaio], tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché stranieri.
Essi hanno dato testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa; tu farai bene a provvedere loro il necessario per il viaggio in modo degno di Dio. Per il suo nome, infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani.
Noi perciò dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità.
   
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 111
Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto. 

Canto al Vangelo 
  2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo  
 Lc 18, 1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». 

Nessun commento:

Posta un commento