Visualizzazioni totali

domenica 29 agosto 2021

VIENI A MESSA PERCHE' HAI SETE DI DIO E DEL SUO AMORE INFINITO? / XXII Dom T.O., B

 

Gesù contesta la ritualità quando si sostituisce al Mistero.

Dio, tramite Mosè, dona la Legge con i suoi precetti. La legge è un pedagogo in attesa di Cristo direbbe san Paolo. Un pedagogo di lusso, però, se offre tanta Sapienza da distinguere Israele da tutti gli altri popoli. Infatti paragonando le legislazioni dei popoli dell’Antichità, si vede come Israele mette molto di più la persona, la famiglia, al centro, è molto più mite nel trattare gli schiavi, ecc., e mette in secondo piano i soldi, le proprietà, a differenza degli altri popoli.

Nel Vangelo, Gesù ragiona nell’ambito della Legge e dei precetti ma contesta chi li assolutizza. Forse i discepoli non hanno rispettato i gesti della tradizione nel lavarsi le mani, forse non si sono proprio lavati le mani e sappiamo quanto questo sia salutare, quanto, in ambito ospedaliero abbia contribuito, per esempio, ad abbattere la mortalità post parto, ma non solo. Ma Gesù da il primato all’intenzione, alla carità.

È quello che ci dice san Giacomo: Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze” e anche “non lasciarsi contaminare da questo mondo”.

Come sei venuto a messa questa mattina? Sei venuto per fare un tuo dovere, importante, anche bello, oppure perché Dio vuole incontrarti, cuore a cuore, e ricolmarti del suo amore che scardina sempre le tue posizioni di comodo? Sei venuto perché hai sete di Dio, di infinito, oppure perché sei cristiano e che la messa fa parte delle tue abitudini sante?

 

Prima Lettura   Dt 4, 1-2. 6-8
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando... osserverete i comandi del Signore.

Dal libro del Deuteronòmio
Mose parlò al popolo dicendo: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: "Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente". Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 14
Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.  

Seconda Lettura 
  Gc 1, 17-18. 21b-22.27
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.               

Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.

Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.


Canto al Vangelo
   Gc 1,18 
Alleluia, alleluia.

Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.
  
Alleluia.

 Vangelo   Mc 7,1-8.14-15.21-23
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, in­ganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».

 

Nessun commento:

Posta un commento