Strano,
mezzo mondo celebra oggi il Perdono di Assisi e il messale romano lo ignora
totalmente!
Mosè
libera da un’oppressione intollerabile un popolo che si era radicato nella parte
più fertile d’Egitto, aveva i suoi orti, le sue case. Di fronte a una
prospettiva di annientamento, questo popolo segue Mosè, sognando di godere di nuovo
la libertà in una terra meravigliosa dove scorre latte e miele, ma non è per nulla
pronto ad una avventura di crescita spirituale. Una volta nel deserto non conta
più il passato, conta solo questo deserto così desertico. Mosè che si sente
parte di questo popolo e se ne preoccupa, si vede sopraffatto e invoca la morte. Anche Dio si preoccupa e
verrà incontro ai desideri del popolo, come Gesù dimostra nel Vangelo di oggi la
sua sollecitudine per i bisogni materiali della gente.
Ma
la lezione di oggi per me è quella del rapporto di Dio con il suo popolo. È un popolo
dalla dura cervice, che non si sente alcuna vocazione spirituale, ma è il popolo
eletto da Dio e Dio non cambia. Allo stesso modo Mosè accetta, pur gemendo, di guidare
“quel popolo” e non un altro. La meta è quella di Dio e quindi il cammino non può
essere diverso, ma il ritmo di marcia tiene conto della fragilità e delle
ribellioni della gente. C'è una specie di trattativa permanente tra la volontà
di Dio e il popolo, che diventa un “dialogo di salvezza”, a volte drammatico. Dio
non molla, vuole tutti in paradiso!
Fin
quando il pastore è uno col suo popolo e con Dio, la cosa va avanti. Quando
si considera un separato dalla comunità, quando nasce il clericalismo, le cose si
guastano. Quando si distorce la verità della Grazia, si arriva ad assurdi. Lo
vediamo nel Perdono di Assisi. San Francesco è uno del popolo e lo ascolta, mentre
la predicazione comune insiste sul pericolo di dannazione più che sulla sovrabbondanza
della misericordia e la volontà di salvezza da parte di Dio. Il popolo si sente
solo davanti al Dio altissimo, lontano giudice supremo, e cerca la salvezza nelle
penitenze. Siccome ci sono le crociate e altre cose da finanziare, nella pratica
le indulgenze favoriscono i ricchi che possono pagare. San Francesco sente il
grido di angoscia che sale dai poveri mentre la sua esperienza con Dio è solo gratuità.
Egli chiede al Papa che l’indulgenza plenaria sia concessa senza offerte in
denaro a chiunque sinceramente pentito, confessato e comunicato, reciterà qualche
preghiera secondo le sue intenzioni, nel giorno della festa della Madonna degli
Angeli alla Porziuncola. La Chiesa recepisce lo spirito di questa concessione e
poco a poco questa indulgenza gratuita si estenderà a tutte le chiese francescane,
a tutte le chiese parrocchiali, a tutti i giorni.
Ma
la prima volta, quando san Francesco annuncia questa concessione alla folla
radunata e dice: “Oggi voglio portarvi tutti in paradiso”, esplode una gioia immensa. Eppure, paradossalmente questa "novità" non è altro che il Vangelo sul quale è fondata la Chiesa.
Guarda,
Signore, il tuo popolo
riunito nel ricordo della beata Vergine Maria,
Regina degli Angeli,
e fa’ che, per sua intercessione,
possa partecipare alla pienezza della tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Non posso portare da solo il peso di tutto questo popolo.
Dal libro dei Numeri
Nm 11, 4b-15
In quei giorni, gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà
carne da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto
gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio.
Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono
altro che questa manna».
La manna era come il seme di coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa.
Il popolo andava attorno a raccoglierla, poi la riduceva in farina con la
macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva
focacce; aveva il sapore di pasta con l'olio. Quando di notte cadeva la rugiada
sull'accampamento, cadeva anche la manna.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della
propria tenda; l'ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di
Mosè.
Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho
trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo
popolo? L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al
mondo io perché tu mi dica: "Portalo in grembo", come la nutrice
porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi
padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si
lamentano dietro a me, dicendo: "Dacci da mangiare carne!". Non posso
io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se
mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato
grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 80 (81)
R. Esultate in Dio, nostra forza.
Il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l'ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti! R.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano. R.
Quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre.
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia. R.
Alleluia, alleluia. Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che
esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b) Alleluia.
Vangelo
Alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli, e i discepoli alla folla.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 14,13-21
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì
di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla
barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro
malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è
deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi
da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro
da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due
pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i
due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li
diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste
piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare
le donne e i bambini.
Parola del Signore.
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