Una carmelitana, una suora di clausura, uccisa ad
Auschwitz, compatrona di Europa! Perché? Come può aiutarci a salvare l’Europa, gli
uomini del nostro tempo?
La risposta è l’Amore più forte di tutte le forze del
male e rimedio all’oscurità dei tempi. Edith Stein usa la sua intelligenza per pensare
l’uomo e la realtà, mentre salgono in tutta Europa i fascismi violenti, in
particolare il nazismo pagano, ma ciò che la rende preziosa per la visione cristiana
della Storia è il suo incontro con Cristo e il suo dargli la sua vita fino al
martirio: «Ti
farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore
e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il
Signore».
Ma
basterà contro la disgregazione dei rapporti e dei valori umani che vediamo dilagare
sempre di più anche nel nostro tempo? Dio
non ha altre risposte.
Questo amore ha una struttura e nasce dalla fede. Diceva
un vescovo in questi giorni che piuttosto che continuare ad affermare che tutti
abbiamo fede e che dobbiamo soltanto migliorare nella carità, sarebbe utile
chiederci se realmente crediamo in Gesù Cristo e nella Risurrezione, nel suo
potere di Signore. L’Amore pensa. L’Amore va pensato. Edith Stein, ebrea
convertita, filosofa, insegna, ama con la sua intelligenza. Ma tutto è avvolto
dall’Amore del Risorto sul quale si appoggia fino alle estreme conseguenze,
amando il nemico, “conmorendo” per lui con Cristo.
In fondo la trascuratezza delle vergini stolte della
parabola di oggi è una mancanza di amore. Se avessero avuto amore per gli sposi
avrebbero pensato a prendere una riserva di olio. Se tutti noi amassimo il Signore
e il prossimo come egli ci ha insegnato, la società sarebbe trasformata,
malgrado le nostre debolezze. Le esortazioni continue di san Paolo alle sue comunità
dimostrano che non è facile, non è spontaneo, non può “diventare di moda” l'onestà e la fraternità. È invece una lotta quotidiana per far morire le opere dell’egoismo. Ma è
una via potente, l’unica via che va alla radice del male. Però solo scoprendo di
essere amati possiamo andare ogni giorno più in là, non tornare indietro, delusi dalla realtà. Se quel ragazzo che ieri, per
una lite sul marciapiede, è risalito in casa sua per prendere un coltello,
avesse fatto l’esperienza dell'Amore di Dio, avrebbe ucciso “per futili
motivi”? Ma per tanti che si dicono cristiani, essere "saggi” è togliere di mezzo chi non ti fa sentire bene.
Prima
Lettura Os 2,16.17.21-22
Ti farò mia sposa per sempre.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 44
Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore.
Ascolta,
figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Entra
la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.
Condotte
in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona,
che il Signore ti ha preparato per la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Mt 25,1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e
uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le
stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece,
insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo
sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte
dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si
spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che
erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi
arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore,
aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
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