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domenica 22 agosto 2021

SIAMO UNA SOLA CARNE CON CRISTO! / XXI Dom T.O. B

 



Gesù afferma la necessità di mangiare il suo corpo e bere il suo sangue per aver parte al Regno di Dio. Parola scioccante, troppo dura, che suscita ribellione. Molti decidono allora di non seguire più Gesù: si bloccano di fronte a ciò che non comprendono. Gesù invece non ci invita alla credulità ma a fare esperienza dello Spirito Santo lasciandoci guidare da lui. Se non vado aldilà di quello che vedo o già conosco, non ho fede.

Anche gli apostoli sono scioccati e interdetti, ma a nome di tutti, Pietro fa un atto di fede totale.  Seguire Gesù è appoggiarsi alla sua Parola al di là di ciò che comprendiamo.

San Paolo esorta i cristiani di Efeso ad essere sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Oltre i rapporti fraterni di comunità, quali situazioni si possono trovare tra i membri della Chiesa? Rapporti tra marito e moglie, tra genitori e figli, rapporti tra padroni e schiavi, socioeconomici. A tutti dice di essere sottomessi all’altro. Il marito alla moglie, i genitori ai figli, i padroni agli schiavi. Il marito da uomo alla moglie e la moglie da donna al marito. San Paolo tiene conto delle condizioni sociali e psicologiche di ciascuno per incarnare questo rapporto di sottomissione reciproco tendendo ad una perfetta reciprocità tra le persone, tendendo al sogno dell’amore reciproco tanto sognato tra sposi. E la forza della croce e della risurrezione di Gesù rende possibile questo cammino, passando dal fragile amore di “filia” a quello potente di Agape, l’amore a prescindere. E così per gli altri rapporti. Alle mogli bastano tre versetti per spiegare come devono vivere, ai mariti sono necessari ben nove versetti. Segno che l’impegno del marito verso la propria moglie non è minore di quello della moglie verso il marito e che forse gli uomini sono più lenti a comprendere.  

Ma soprattutto questo cammino sfocia nella unione perfetta con Dio, Colui che è perfettamente Uno e Trino insieme. Siamo una sola carne con Cristo! Siamo il suo Corpo! Egli ci cura e ci nutre, muore per noi, come un marito innamorato muore per la moglie. Grande è il mistero della comunità cristiana, della Chiesa.

 

 

Prima Lettura   Gs 24, 1-2.15-17.18b
Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.

Dal libro di Giosuè

In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».
Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.
Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 33
Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

 
Seconda Lettura 
  Ef 5, 21-32

Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso.
Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

 
Canto al Vangelo
   Gv 6,63.68 
Alleluia, alleluia.

Le tue parole, Signore,sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

 

  Vangelo   Gv 6, 60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

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